Lorenzo Palmeri

Anticipato dai singoli Ghost In Translation e Tutte Le Strade Del Mondo, è ora uscito 4 (Crediti Cosmici Dance Floor), il nuovo album dell’architetto e musicista milanese Lorenzo Palmeri.

Con 4 (Crediti Cosmici Dance Floor), distribuito da iMusician Digital, Lorenzo Palmeri racconta la vita di tutti i giorni con uno sguardo disincantato e profondo.

L’album spazia tra differenti generi musicali e unisce le due anime dell’artista, musica e design, fornendo una visione multiforme dell’arte.

Questa la track-list di 4 (Crediti Cosmici Dance Floor).

  1. Ghost In Translation
  2. Collanine
  3. La Rosa Rossa (Post Punk)
  4. Crediti Cosmici
  5. Labirinti
  6. Semafori
  7. Non Dimenticar
  8. Nuvola
  9. Tutte Le Strade Del Mondo
  10. Nuvola (Lele Battista Slow Dance Version)

Intervista a Lorenzo Palmeri

4” è l’ultimo tuo lavoro, un progetto che unisce sapientemente le due anime di Lorenzo Palmeri. Ci vuoi raccontare come nasce questo progetto così unico e originale?

Si tratta del mio quarto album, un lavoro che avevo deciso uscisse a una distanza di non più di uno o due anni da La natura del parafulmine (tra i miei album precedenti erano passati 4 anni). La lavorazione è incappata nel lockdown che mi ha spinto a rimettere tutto in discussione. In quel periodo ogni cosa mi sembrava fuori tempo, sorpassata, vecchia. Ho ripensato tutto e per fortuna, infine, credo ci abbia guadagnato.

Il numero quattro in molte tradizioni è simbolo del nostro passaggio sulla terra, ho pensato che occuparsi di questo complesso “dance floor” fosse la cosa più giusta in questo tempo.

Nella mostra che si è tenuta al Meme Gallery di Milano, hai esposto questi nove Foulard che rappresentano o meglio sono dedicati alle tue nove tracce del nuovo album. Perché proprio i foulard?

È stata un’idea di Meme Gallery che ho seguito volentieri. Mi è piaciuto lavorare ad un oggetto antico e apparentemente superato come il foulard.

Tu sei un Architetto e anche un Musicista, hai pensato e realizzato diverse opere tra abitazioni, strumenti e oggetti di design. Come ti definisci? Un Architetto della Musica o un Musicista Architetto?

Mi piace definirmi progettista. Credo che la progettazione sia una categoria che abita sopra le discipline. Ogni materia chiede studio ed esperienza, ma alla fine è l’attitudine progettuale che produce una differenza nel progetto.

Sei stato anche un Ambasciatore del Design Italiano, eccellenza che orgogliosamente ci distingue nel mondo. Secondo la tua esperienza, gli Artisti Musicisti Italiani nel mondo hanno la stessa valenza dei Designer’s?

Bella e curiosa domanda. Il design italiano, sia passato che contemporaneo, è riconosciuto in tutto il mondo. La musica italiana del passato lo è sicuramente, quella contemporanea direi solo in sparuti casi. Mi pare evidente che sussista una sorta di egemonia anglosassone, forse in via di superamento.

Nella tua carriera vanti numerose collaborazioni con grandi Artisti Italiani e non solo, uno fra tutti Franco Battiato! Ecco, a tal proposito noto molte caratteristiche che nel tuo album mi portano a ricordarlo, è così? O senti anche tu la necessità di scoprire nuovi orizzonti nel panorama musicale?

Con Franco Battiato ho collaborato nel primo disco e in altre occasioni. Siamo stati molto amici. La sua musica ha influenzato tutta la musica italiana, anche quella di chi non ne è consapevole. Abbiamo condiviso molti interessi, per cui può anche essere che a volte certi spunti derivino dalle stesse fonti.

Lorenzo Palmeri

C’è un’idea, un sogno che ancora non hai realizzato e vorresti farlo?

E qui si apre un grande capitolo. Ci sono tante cose che potrei citarti. Sicuramente mi piacerebbe lavorare ad un’opera con orchestra.

Dove sta andando la musica oggi secondo le prospettive di Lorenzo Palmeri?

Mi pare che, come spesso è accaduto nella storia, si mescoli alto e basso. Ci sono cose interessanti e cose orribili. Ho l’ottimismo di credere che il mondo sia in miglioramento.

Un lavoro che hai realizzato, e che consiglieresti a chi ancora non ti ha conosciuto, sia da Architetto che da Musicista.

Dal punto di vista musicale potrei suggerire un giro tra i miei album, per il design e l’architettura sul mio sito. Ci sono episodi più interessanti e altri meno, come direi nel lavoro di chiunque, ma preferisco lasciare alle persone la costruzione di un’impressione. Questo per dire che mi risulta anche molto difficile operare una scelta. Mi fa lo stesso effetto di indicare la canzone, il libro o il film preferito… non ci riesco proprio.