Intervista a Mimicat, rappresentante del Portogallo all’Eurovision 2023

A sei anni dalla vittoria di Salvador Sobral a Kiev, il Portogallo gioca la carta Mimicat per conquistare un buon piazzamento all’Eurovision 2023.

Sul palco di Liverpool porta il brano Ai coração, con cui ha vinto il Festival da Canção 2023.

Abbiamo incontrato Mimicat al London Eurovision Party a pochi giorni dal via all’ESC.

Intervista a Mimicat, rappresentante del Portogallo all’Eurovision 2023

Per prima cosa parliamo della tua canzone, “Ai Coração”, che unisce il sound tradizionale portoghese a una musicalità orecchiabile e un testo in cui tutti possono riconoscersi, come l’hai creata?

L’ho scritta 10 anni fa, all’estero, in una casa dove aspettavo una persona. Inizialmente non l’avevo nemmeno scritta per me, a quel tempo scrivevo solo in inglese. Stava per uscire il mio primo album e tutti i pezzi erano in inglese E’ arrivata dal nulla. Pensavo addirittura di affidarla a qualche altro cantante in Portogallo, ma non è mai successo, l’ho tenuta nel cassetto. Mio marito diceva che fosse la migliore che avessi mai scritto e dovevo darle una possibilità. Così 5 anni fa ho pensato di produrla, ma non mi piaceva il risultato, per nulla. Quest’anno poi ho scelto di spedirla al Festival da Canção, la prima volta che condividevo la canzone, e ha funzionato!

Nel brano parlo della confusione, di un mix di emozioni che non sai come affrontare. Quando ti senti ansiosa, ma al contempo felice, ti tormenti e senti tutte queste sensazioni contemporaneamente, le metti in una canzone, come un drama. Ecco Ai Coração!

Cosa ti aspetti dall’esperienza eurovisiva?

Non sono una fan dell’Eurovision, non so come funzioni questo mondo, sono sbalordita da tutto l’amore che ricevo dai fan e ne sono stupita. Sono grata di questa strana esperienza. La mia aspettativa è di divertirmi e godermi il più possibile, fare amicizia coi miei colleghi, connettermi con un pubblico nuovo. Trarne il meglio in ogni aspetto, io farò di tutto per far si che il Portogallo sia fiero di me! Son qui per godermelo!

Pensi che il successo ottenuto dai Maneskin dopo la vittoria o di Rosa Linn che ha aperto i concerti di Ed Sheeran, abbiano cambiato il modo di vedere il contest?

Senza dubbio si. È accaduto nel corso degli anni. Una delle mie canzoni preferite è Arcade di Duncan Laurence e ci ho messo un anno a capire che fosse la canzone vincitrice dell’Eurovision, anche perché non è la tipica canzone che ti aspetti dal contest. Almeno così la penso, non ne so nulla, non lo guardo ogni anno, non conosco le canzoni. Cominciando a conoscerlo ho capito che è molto diverso da com’era quand’ero teenager. Sta crescendo in qualità, le canzoni quest’anno sono molto molto buone, ci sono diversi stili, ma suonano tutte internazionali allo stesso tempo.

Conosci la musica italiana?

Conosco i Maneskin, li amo! Hanno vinto! Mi piace anche il rappresentante di quest’anno, Marco Mengoni. Ho un’amica che mi ha chiesto, devi farti dare un suo autografo, adoro il suo brano! Ok, prometto di chiedere a Marco un autografo per la mia amica! Questo è tutto ciò che conosco!

Simone Zani

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.