Intervista a Naska che presenta “The Freak Show“, il nuovo album del principe del punk italiano, pronto per un’ultima parte di 2024 ricco di impegni e soddisfazioni!
Ad annunciare e anticipare il disco è “The Freak Family“, il film d’animazione dramedy di Naska, già online su Prime Video. In arrivo, poi, il primo concerto al Forum di Assago, in programma il prossimo 7 dicembre! Qui il link per l’acquisto dei biglietti.
Intervista a Naska, il nuovo album “The Freak Show”
Naska, cosa rappresenta il nuovo disco nel tuo percorso artistico?
“The Freak Show” è il mio terzo album e di sicuro non rappresenta la mia maturità! (Ride ndr) È una continuazione del mio percorso nel pop punk, ma questa volta ho sperimentato di più, come, per esempio, in “Berlino” con influenze techno e “Corona di spine” con sonorità grunge.
“E mi diverto” sembra essere un ponte tra i tuoi lavori precedenti e questo. È corretto?
Sì, ma credo che “Pagliaccio” sia il vero manifesto del disco. Parla delle maschere che indossiamo, specialmente nel mio lavoro, e del ringraziamento al pubblico che mi sostiene durante i live.
Come descrivi l’evoluzione del tuo modo di cantare l’amore?
Ho vissuto molte esperienze diverse e questo ha arricchito il mio modo di scrivere sull’amore. Brani come “Non me lo merito”, “Baby Don’t Cry” e “Horror 2” rappresentano tre prospettive diverse su relazioni, errori e crescita personale.
Nel disco parli anche di salute mentale. Come hai affrontato questo tema?
Parlo di attacchi di panico e insicurezze che mi accompagnano, specialmente la sera. Ho voluto raccontare queste esperienze perché molti fan mi dicono che si ritrovano nelle mie canzoni, e voglio dare loro un po’ di supporto.
Il tuo film d’animazione, “The Freak Family”, ha ricevuto un ottimo riscontro. Come è nata l’idea?
L’animazione è stata pensata come preludio all’album. Mi ha permesso di esplorare nuovi spunti creativi e annunciare il disco in modo unico.
Hai riportato l’attenzione sul punk. Senti la responsabilità di questo?
No, non voglio sentirmi responsabile. Faccio solo quello che mi piace, senza preoccuparmi di seguire modelli o responsabilità. Come dico in “Corona di spine”, non sono un modello da seguire.
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.