Neidia

Intervista alla cantautrice italo egiziana Nadia Gomma in arte NEIDIA, che ha appena pubblicato il nuovo singolo MEDIORIENTE.

Dopo la pubblicazione dei precedenti singoli, ‘Desert Rose’, Anima’, ‘Ricomincio da me’ e ‘Cosplay’, Neidia ci apre le porte del suo nuovo mondo artistico e lo fa con un brano che arriva al cuore e fa riflettere sul tema della diversità.

Intervista a Neidia

Puoi raccontarci di cosa parla la canzone MEDIORIENTE? Cosa ti ha ispirata a scriverla?

Racconta l’incontro di due personalità opposte che si completano grazie alle loro diversità, eliminando le barriere sociali costruite nel tempo dai poteri forti, per perseguire interessi prettamente personali a scapito come sempre di minoranze destinate a pagarne le conseguenze. Le parole hanno un peso e in questa canzone peso ognuna di loro, affinché si possa andare oltre e vedere anche il bello che c’è dietro ad ogni cosa, dietro ad ogni colore, sapore e direzione”.

Il brano tocca temi importanti come l’incontro tra personalità opposte e l’eliminazione delle barriere sociali. Quanto di questa riflessione nasce dalla tua esperienza personale e dalle tue origini italo-egiziane?

Ho passato metà della mia vita a colpevolizzarmi per delle origini che la società non riconosceva come proprie. Ogni giorno o quasi, bombardata da notizie che descrivevano gli stranieri come il “prolungamento del demonio” giustificando (quasi) invece,  atti in un ugual modo orribili commessi dai propri connazionali. Io inevitabilmente c’ero dentro . Quelle origini scorrevano nel mio sangue. E non tutte le persone con la quale mi rapportavo si dissociavano dalla “caccia alle streghe”. Quando ho capito crescendo che era tutto frutto di un gioco politico acchiappa consensi, ho smesso di colpevolizzarmi per cose che non ho mai commesso io e ho iniziato ad accettare la mia bellissima diversità.

Hai parlato dell’importanza delle parole in “Medioriente”*”. Cosa rappresentano per te le parole in musica e come hai lavorato sulla scrittura del testo?

Ho volutamente introdotto termini che potessero evocare sensazioni, immagini, profumi e colori coerenti con la melodia più consona per poterle rappresentare. Non tutti hanno avuto la possibilità di visitare l’Egitto o comunque parte del Medio Oriente dunque questa canzone e’ stata realizzata appositamente per far vedere loro anche il bello che può esserci.

Le tue origini e il tuo percorso musicale ti portano a fondere sonorità occidentali e mediorientali. Come riesci a trovare un equilibrio tra questi due mondi musicali?

Il tutto mi viene molto naturale. Quando sei una cosa non ti viene difficile trovare il giusto equilibrio. Nulla è forzato perché questa sono. Ascolto anche molti artisti mediorientali che mi danno il giusto input e le giuste vibes.

Il tuo nuovo singolo segue la pubblicazione di brani come *Desert Rose*, *Anima* e *Ricomincio da me*. Cosa distingue *Medioriente* dai tuoi lavori precedenti?

I lavori precedenti sono comunque parte di me. Il percorso di un’artista non è sempre semplice e lineare. Bisogna fare esperimenti per arrivare al dunque . In quel momento Neidia era quella. Oggi sono sempre io ma con consapevolezze artistiche differenti. Consapevolezze che COSPLAY e MEDIORIENTE , incarnano di più.

Hai collaborato con artisti come Elya Zambolin e Daniele Azzena per il tuo EP. Come sono nate queste collaborazioni e quanto hanno influenzato il tuo percorso musicale?

Collaboro con questi due autori e artisti di spessore ancora prima di questo progetto. Ho scoperto in loro un talento e una sinergia alla quale non ho voluto rinunciare. Spero di continuare a condividere diversi cammini artistici al loro fianco. Squadra che vince non si cambia!

Nel tuo progetto musicale cerchi di inglobare la musica mediorientale con quella occidentale. Quali sono i tuoi punti di riferimento musicali, sia in Occidente che in Medio Oriente?

Mahmood per l’Occidente ed Elyanna per il Medio Oriente.

Hai iniziato la tua carriera di cantautrice molto giovane, a soli 12 anni. Come è cambiato il tuo modo di comporre e approcciarti alla musica nel corso degli anni?

Ho iniziato a scrivere a 12 anni ma in realtà canto da quando ne avevo 7. Ho avuto la necessità di lasciare una mia impronta come cantautrice sin da subito. Ho avuto un percorso di vita abbastanza travagliato per rimanere una semplice interprete.

Il brano è accompagnato da un videoclip decisamente evocativo. Quanto è importante l’immagine nel tuo percorso musicale?

Questo tipo di progetto necessita di qualsiasi tipo di strumento che possa rafforzarlo. Essendo una cosa nuova devo prendere in considerazione tutta una serie di strade che mi possano portare dritta all’obiettivo. Il video clip è una possibile e palpabile strada, poiché permette alle persone non solo di ascoltare ma anche di vedere la bellezza della diversità, nei suoi colori, nei suoi abiti e così via.

Infine, cosa possiamo aspettarci dal tuo futuro musicale? Ci sono progetti o collaborazioni che non vedi l’ora di condividere con il tuo pubblico?

Sto lavorando sodo a questo Ep che altro non è che un racconto di questo viaggio. Spero piaccia e spero che cosa porti cosa. Mi auguro di fare dei tour e di aprire concerti per il momento.