Intervista a Pia Tuccitto: “Le ‘Cento e 1000 lacrime’ non sono di sofferenza, ma di gioia”

“Cento e 1000 lacrime” è il nuovo brano di PIA TUCCITTO, cantautrice rock con tre album all’attivo (“Un segreto che”, “Urlo” e “Romantica io”) e una serie di brani di successo, tra i quali anche alcuni interpretati da grandi artisti come Patty Pravo, Irene Grandi e Vasco Rossi. 

Venerdì 29 novembre alle ore 21  presso la Sala Consiliare  del Comune di Venegono Superiore (VA) in Piazza Matteo Mauceri 12, si svolgerà la serata Racconti di Musica e Vita – Semplicemente Pia Tuccitto.

La cantautrice, poi, presenterà il singolo anche il 12 dicembre a Bibbiena (Arezzo) al Teatro Dovizi.

Intervista a Pia Tuccitto

Pia, un nuovo capitolo della tua carriera musicale con il singolo Cento e 1000 lacrime. Cosa rappresenta questo brano per il tuo percorso artistico?
Rappresenta una nuova energia, ma è solo l’inizio! Non sono impazzita diventando folk di colpo. È stata un’idea di Frank Nemola, il mio produttore, che ha sostituito la chitarra acustica iniziale con l’organetto. Il brano parla di una ricerca interiore, di scavare dentro di me per trovare l’essenza della vita, che per me è l’amore per la musica. Non ho figli, ma considero le mie canzoni come i miei figli, frutto di tanto lavoro e passione.

L’amore è un tema centrale nella tua musica. Come riesci a trattarlo in modo personale e originale, considerando che è un argomento spesso abusato?
Non me ne rendo conto del tutto, credo sia un dono. Recentemente, durante un concerto, l’editore di Lucio Dalla, Paolo Pia Mattei, mi ha detto: Tu hai qualcosa che gli altri non hanno. Questo mi ha commossa profondamente e forse sto iniziando a capire il valore di questo dono. Voglio dire che le 1000 lacrime non sono di sofferenza, ma di gioia. Ho pianto di gioia per tante cose, come la guarigione dalla mia malattia e la conferma che sto seguendo la strada giusta.

La tua arte si esprime a 360 gradi, dalla musica ai videoclip, fino alle copertine. Qual è la tua idea di circolarità dell’arte?
Per me l’arte è totale. Il mio mito è Patti Smith, un’artista poliedrica che ho avuto il piacere di conoscere. Credo che chi crea musica abbia sempre qualcosa in più, una spinta a esplorare. Mi piace dipingere, anche se non sono una pittrice, ma mi esprimo in modi diversi. Essere creativi significa seguire il proprio io interiore e non scimmiottare gli altri. Bisogna inventare e lasciare che la fantasia fluisca liberamente.

Nel videoclip di Cento e 1000 lacrime hai scelto luoghi spirituali e carichi di storia. Come mai questa scelta?
Ho scelto luoghi come il santuario di La Verna, vicino al mio paese natale, dove San Francesco ricevette le stimmate. Credo che musica e spiritualità possano andare di pari passo. Nel video ci sono anche il bosco di Dante, dove ha scritto parte della Divina Commedia, e una scena in kayak su un fiume, che rappresenta il ritorno al grembo materno. Ogni luogo racconta un pezzo di questa ricerca interiore.

La copertina del singolo, invece, presenta una macchina molto particolare. Qual è la storia dietro questa scelta?
Quella macchina è la mia! È una Citroën del 1984 che uso ancora oggi. È stata parte di tante avventure e la vedrete anche in altre canzoni del mio prossimo album. È un pezzo della mia storia e rappresenta la continuità tra passato e presente.

Chi ha avuto il piacere di vederti dal vivo percepisce la tua energia e il tuo rapporto speciale con il pubblico. Come vivi questa connessione?
Non mi piace chiamarli fan, per me sono amici. Anche se li incontro una sola volta, li considero parte di me. Questo calore umano è fondamentale per me e penso che sia quello che mi rende diversa dagli altri.

A proposito del tuo nuovo album, cosa puoi anticiparci?
Sarà un doppio album con tante sfumature. Ci saranno pezzi rock, brani intimi con chitarra e armonica e altri più complessi. Durante il lockdown ho scritto molto e ho provato nuove sonorità. Frank Nemola ha deciso di includere tutte le canzoni che avevo composto. Non vedo l’ora che lo ascoltiate!

Simone Zani

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.