Intervista a Plug: “Il napoletano è la lingua del cuore”

Intervista a Plug, autore, musicista e cantante classe 2006 al secolo Andrea Buono. E’ uscito il nuovo singolo Coraggio, nel quale torna a cantare in napoletano, mescolando un ritornello urban a barre serrate e significative. Le lyrics sembrano una dichiarazione d’amore, in realtà sono rivolte alla musica e alle emozioni contrastanti che suscita, sia in chi l’ascolta che in chi la crea.

Il coraggio di non mollare, di riempire il proprio smartphone di testi, di trascorrere notti insonni a produrre e creare, cancellando e ripartendo da zero. Quando tutto è pronto, resta solo la speranza che arrivi a toccare il cuore di quante più persone possibile. Con Coraggio, PLUG non parla solo a se stesso, ma a tutti quei ragazzi che inseguono un sogno, esplorando l’amore ossessivo che può nascere verso una passione.

Intervista a Plug

1. Cosa ti ha spinto a tornare a cantare in napoletano con “CORAGGIO”? In che modo il dialetto influenza la tua musica e il tuo modo di esprimerti?

Il napoletano è la lingua del cuore, riesco ad essere molto più profondo quando scrivo in napoletano.

È stato abbastanza spontaneo tornare a scrivere in dialetto, “CORAGGIO” è il primo pezzo che ho scritto in napoletano dopo più di tre anni.

2. Puoi spiegare il messaggio che vuoi trasmettere con “CORAGGIO”? In che modo il brano riflette le emozioni contrastanti che hai vissuto nella tua carriera musicale?

 In “CORAGGIO” parlo della musica come se fosse una donna. Le emozioni che provoca la musica, almeno per me, sono un mix tra odio e passione, un continuo cercare cosa non va per migliorarsi nonostante le innumerevoli incomprensioni, proprio come succede in molte relazioni.

3. Le tue lyrics sembrano una dichiarazione d’amore. Come è nata l’idea di scrivere un brano dedicato alla musica stessa?

Di solito quando scrivo faccio parlare prima il cuore, poi do un significato al testo che ho scritto. “CORAGGIO” è un flusso di coscienza.

4. Qual è il tuo processo creativo quando scrivi una canzone? Come riesci a trasformare le emozioni in parole e melodie?

Scrivo solamente con il beat: senza accompagnamento musicale per me è impossibile scrivere, tutto nasce dalle emozioni che mi trasmette la base.

5. In che modo la musica ha influito sulla tua vita personale? Quali emozioni speri di suscitare in chi ascolta le tue canzoni?

Ho sempre dato priorità alla musica, molte volte ha influito negativamente su alcuni rapporti che si sono rivelati col tempo futili. Non c’è un’emozione in particolare che spero di suscitare, vorrei accompagnare gli ascoltatori in un tour senza filtri nella mia vita affinché possano immedesimarsi o appassionarsi. 

6. Parli di “coraggio” come di una necessità per esprimersi e mettersi a nudo. Quali sfide hai affrontato nel tuo percorso artistico e come le hai superate?

Entrare nel mondo degli adulti a 13 anni è stata una grande sfida, sono stati anni in cui ho imparato tanto ma allo stesso tempo molto difficili, sono sicuro che nove persone su dieci avrebbero mollato.

7. Nei teaser video, fai riferimento a vedere il cielo come “l’immensità” o “un tetto blu”. Puoi spiegare cosa rappresenta questa metafora per te?

Ho visto persone durante il mio percorso autodistruggersi senza un motivo o un ostacolo preciso. La vita un po’ porta ad essere negativi: le paranoie e l’ansia sono il tetto blu, cioè esistono la maggior parte delle volte solo nella propria testa. Per un periodo della mia vita ci stavo cadendo anch’io, poi ho imparato a coltivare la positività e a vivere ponendomi sempre obiettivi nuovi, accettando e superando i miei limiti, facendo musica con la gioia nel cuore: questo modo di affrontare la vita rappresenta l’immensità per me.

8. Qual è il messaggio che vuoi condividere con i giovani che inseguono i loro sogni, proprio come hai fatto tu?

Coltivare una passione è l’unico modo per salvarsi dalla monotonia della vita, non sempre è facile trovarla, vorrei che le persone che mi ascoltano attraverso i miei brani trovassero il motivo per scoprire la propria passione e avere il coraggio per perseguirla.

9. Come influisce Napoli sulla tua musica e il tuo modo di scrivere? Ci sono luoghi o esperienze specifiche che ti hanno ispirato? 

L’atmosfera in cui vivo influenza molto la mia musica, nell’attitude e nel modo di raccontare in primis. 

Sono tantissime le esperienze che mi hanno ispirato in prima persona e non, a partire dalla mia situazione familiare fino a quelle di miei amici.

10. Quali sono i tuoi prossimi progetti? Hai già in mente nuove direzioni musicali o collaborazioni future?

Sto scrivendo nuova musica: chi mi conosce sa quanto sono minuzioso nel progettare, “CORAGGIO” è soltanto l’inizio di un percorso.

Simone Zani

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.