Il Festival Tener-a-mente, organizzato dall’associazione Ripens’arti, con la direzione artistica di Viola Costa e la produzione di Rita Costa, è tra gli appuntamenti estivi più prestigiosi d’Italia. Si svolge nell’incantevole scenario dell’anfiteatro del Vittoriale degli Italiani, sotto la gestione della Fondazione presieduta da Giordano Bruno Guerri.
Nel 2025 il festival celebrerà la sua quattordicesima edizione, dopo un’annata da record: tutti e 10 gli spettacoli sold out e oltre 28.500 spettatori, il numero più alto mai registrato.
“La nostra linea editoriale è chiara: non scegliamo artisti solo per il nome, ma per ciò che hanno da dire. Cerchiamo sempre un equilibrio tra sostenibilità economica e qualità artistica.”
Considerato da Studio Aperto uno dei due eventi musicali italiani più importanti, al pari del Lucca Summer Festival, Tener-a-mente è stato anche inserito da GQ Italia tra i cinque festival musicali più rilevanti del Paese, accanto a colossi come Umbria Jazz e il Festival dei Due Mondi di Spoleto.
Oltre alla musica e all’arte, la manifestazione valorizza il territorio del Lago di Garda, attirando spettatori da ogni parte del mondo e portando sul palco grandi nomi della scena internazionale e cantautori italiani di rilievo. Un connubio perfetto tra cultura, paesaggio e spettacolo.
Questo il programma dell’edizione 2025.
27 giugno: Hermanos Gutiérrez
28 giugno: The The
5 luglio: Marcus King Band
9 luglio: Finneas
13 luglio: Bill Callahan
14 luglio: Brandi Carlile
15 luglio: Anastacia
17 luglio: Kamasi Washington
19 luglio: Più Luce – evento gratuito
23 luglio: Morrissey
24 luglio: Mika
25 luglio: Vinicio Capossela
26 luglio: Antonello Venditti
27 luglio: The Kenny Wayne Shepherd Band
29 luglio: Antonello Venditti
Qui il link per l’acquisto dei biglietti.

Intervista a Viola Costa, l’edizione 2025 del Festival Tener-a-mente
Questa nuova edizione del festival presenta un calendario ricco di artisti e proposte molto interessanti. Com’è stato costruirlo quest’anno?
È bello sentire che da fuori il cartellone viene percepito con interesse. In realtà, questo è stato l’anno più complesso nella storia del festival, giunto alla sua quattordicesima edizione. Dopo anni di successi, sia di pubblico che di critica, pensavamo di aver raggiunto una certa stabilità. Invece, quest’anno le difficoltà si sono moltiplicate, specialmente a livello internazionale, con grandi divaricazioni nella disponibilità degli artisti. Ci siamo sentiti dire spesso “no, grazie, non verremo in Italia”, non tanto per il festival in sé, ma proprio per il nostro paese.
Perché così tanti artisti internazionali sono restii a esibirsi in Italia?
Il Covid ha segnato un punto di non ritorno. Ora c’è un’esplosione di offerte estive, ma spesso a discapito della qualità. L’Italia, purtroppo, è fanalino di coda in Europa in termini di sostenibilità economica. Questo rende difficile accedere a certi artisti.
Come avete risposto a queste difficoltà nella selezione degli artisti?
Abbiamo scelto di dare spazio a nomi internazionali che non si erano mai esibiti in Italia. Ad esempio, Finneas, fratello e produttore di Billie Eilish e vincitore di due Oscar, si esibirà da noi nella sua unica data italiana. È un artista di grande creatività, che spazia tra diversi generi. Sarà da noi il 9 luglio.
Un altro esempio sono gli Hermanos Gutiérrez, una band di culto a livello mondiale che aprirà il festival il 27 giugno. Fanno musica country con influenze western, sempre con grande ironia e raffinatezza. Anche per loro sarà la prima volta in Italia.
Poi abbiamo Brandi Carlile, artista già premiata con 11 Grammy e con un disco con Elton John, che incredibilmente non si era mai esibita nel nostro paese.
Perché l’Italia fa così tanta fatica a sostenere i cachet degli artisti?
Principalmente per motivi economici. Abbiamo un potere d’acquisto inferiore rispetto ad altri paesi europei e perciò non possiamo sostenere i cachet di determinati artisti. Inoltre, manca una cultura musicale diffusa. Il pubblico è poco curioso, si affida a ciò che propone il mercato. E’ difficile stimolare un nuovo gusto nel pubblico. Basta guardare alla scuola: la musica praticamente assente.
Chi spende 150 euro per un biglietto, che ritengo comunque una cifra quasi scandalosa, ma non inusuale, anche per i rincari in tutta la filiera, lo fa per artisti radiofonici, non per scoprire novità. Per questo è difficile proporre qualcosa di nuovo senza rischiare.
Qual è, quindi, il valore aggiunto del del Festival Tener-a-mente?
La coerenza e il rigore nella nostra proposta artistica. Il festival si regge per oltre il 90% sulla vendita dei biglietti. Abbiamo contributi pubblici preziosi, ma limitati. La nostra linea editoriale è chiara: non scegliamo artisti solo per il nome, ma per ciò che hanno da dire.
Cerchiamo sempre un equilibrio tra sostenibilità economica e qualità artistica. Non puntiamo sull’intrattenimento facile, ma su musica che comunichi qualcosa.
Gardone Riviera è una località turistica davvero suggestiva. Quanti turisti partecipano al festival?
È importante distinguere: pochi turisti del lago partecipano agli eventi. Le strutture tendono a trattenere i propri ospiti la sera, creando una sorta di bolla turistica isolata.
Tuttavia, il festival è molto frequentato da spettatori stranieri, spesso provenienti da altri paesi con l’intenzione di visitare l’Italia. Prenotano per una o due notti, giusto per assistere al concerto e visitare la zona. Un tempo questo era difficile: le strutture non accettavano soggiorni brevi. Ma le cose stanno cambiando. Grazie al dialogo tra territorio e cultura, anche l’offerta ricettiva si sta adattando.
Tutte le altre informazioni sono disponibili sul sito www.anfiteatrodelvittoriale.it, dove è anche possibile acquistare i biglietti.

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
📢 Segui iMusicFun su Google News:
Clicca sulla stellina ✩ da app e mobile o alla voce “Segui”
🔔 Non perderti le ultime notizie dal mondo della musica italiana e internazionale con le notifiche in tempo reale dai nostri canali Telegram e WhatsApp.