Raia

La nostra intervista a Pasquale Raia, in arte semplicemente Raia, in occasione dell’uscita del singolo “Solo per te”, fuori dallo scorso 1° dicembre  in radio e su tutte le piattaforme digitali.

Si tratta di una ballata pop che mette in evidenza le doti canore del cantautore salernitano, classe 1996. Approfondiamo la sua conoscenza direttamente dalla sua voce.

Intervista a Raia

“Solo per te” è il tuo nuovo singolo, che tappa del tuo percorso rappresenta?

«Non considero questo brano una tappa, bensì un nuovo tassello che farà parte del risultato finale di questi anni di lavoro».

Quando si ama si tende a voler proteggere chi ci sta accanto, quali sono le domande che ti sei posto scrivendo questa canzone e a quali conclusioni sei arrivato?

«Quando scrivo cerco sempre di mettere le mie esperienze e le mie emozioni al servizio di chi ascolta. Sono giunto alla conclusione che mettendo l’amore al primo posto si vive meglio».

Nel vocabolario di Raia, quale definizione trova la parola “amore” oggi?

«Tutto ciò che mi fa stare bene lo considero amore. Può essere una famiglia unita, una relazione sana dove si parla e ci si confronta tanto o semplicemente una passeggiata con te stesso al mare».

Dal punto di vista musicale, invece, quali sonorità hai voluto abbracciare per esprimere al meglio il significato di un messaggio così importante?

«Come si può evincere ascoltando il brano è stato scelto un arrangiamento che mettesse in primo piano melodia e testo. Un sound semplice e diretto, guidato dalle emozioni espresse nel testo».

In un’epoca in cui siamo inondati di musica, tutto va’ velocemente e l’attenzione del pubblico è diminuita, quali caratteristiche deve possedere una canzone per non essere “skippata”?

«Dal punto di vista tecnico ti direi che un brano per essere ricordato subito deve avere una melodia semplice da ricordare ma non mi sento all’altezza di poter spiegare cosa renda una canzone una hit. Per
quanto mi riguarda quando scrivo non penso al fatto che possa essere “skippata” o meno ma mi lascio guidare dall’istinto e dalle emozioni»
.

Da cosa trai principalmente ispirazione per scrivere le tue canzoni? Hai una tua personale formula?

«Nei brani parlo sempre di esperienze che ho vissuto, belle o brutte che siano. Scrivere canzoni parlando di questi avvenimenti è come una cura, mi fa sentire bene».

Per concludere, a livello artistico, credi di aver raggiunto il giusto equilibrio tra chi sei e chi vorresti essere?

«Posso dirti che sto ancora sperimentando molto perché non mi piace avere dei paletti».

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