Nostalgico senza lacrime, impermeabile all’ennesimo reggaeton estivo, disincantato di fronte alla solitudine della folla e profondamente innamorato della vita, Lelio Morra torna con un nuovo brano inedito, “DISCOBOOMER“, già disponibile in tutte le piattaforme di streaming e download.
«Tornare a pubblicare musica con questo brano mi lascia una sana sensazione di sincerità».
Intervista a Lelio Morra
Ciao Lelio, bentrovato su IMusicFun. Come stai?
Ciao! Sto bene grazie. Tra i sogni di gloria, le tempie e la sabbia.
Il tuo nuovo singolo “DISCOBOOMER” arriva a 3 anni di distanza dall’album “ESAGERATO”. Cos’è successo in questo arco di tempo?
Se ricordo bene c’è stata una pandemia, che tra le tante cose amare ha raso al suolo la tournée di quel disco, che era in programma nel primo semestre del 2020. Come tutti mi sono rimboccato le maniche, ho atteso, scritto e valutato quando e come ricominciare. Per un po’ ho buttato giù il rospo, aspettavo le dirette di Conte e suonavo in diretta su Instagram (un piccolo incubo a pensarci). Ho avuto diversi lavori extra con la morìa di concerti, sono inciampato in due film (“È stata la mano di Dio” e “Il Signore delle Formiche”) e lo scorso inverno mi sono occupato della raccolta delle olive e della legna in Umbria, dove in un piccolo studio di registrazione bucolico scrivevo nuove canzoni distante da tutto. Ecco, credo siano andati grossomodo così questi ultimi 3 anni.
Ci racconti la genesi di questo tuo nuovo brano inedito?
Ero in un bar in Puglia con un’amica, anche lei cantautrice. La radio passava l’ennesimo pezzo reggaeton e mosso da un po’ di nausea mi son detto: “Devo scrivere una canzone in cui manifesto la mia distanza da certe dinamiche”. Ho così scritto su un foglio: “Sogno un’estate senza reggaeton”. Chitarra alla mano, ho poi descritto una serie di sfumature del quotidiano che non mi rappresentano, insieme a valori o gesti quotidiani a cui sono legato. Tutto questo viaggia su un filo di ironia perché, anche se dico “Vediamo milioni di storie, ma poi non ne viviamo neanche una”, ho un telefono di ultima generazione con cui lavoro o perdo tempo. In sintesi: “Non mi va bene, ma va bene così”.
Oggi, ti senti un po’ un boomer?
Più che boomer, direi discoboomer.
“DISCOBOOMER” è un brano decisamente nostalgico. Potessi tornare indietro nel tempo quali anni ti piacerebbe rivivere? Cosa ti manca di più di quel periodo?
La nostalgia è un sentimento che mi piace, perché ti appartiene sempre ma si manifesta senza preavviso o un particolare motivo e ti lascia contemplare. A Napoli si contempla molto vicino al mare. A Milano, dove ho il vizio di vivere da qualche anno, questo avviene con minor frequenza. Penso agli anni ’80. In quel periodo Napoli viveva un periodo incredibile tra Pino Daniele, Maradona e Massimo Troisi. Anche Parigi negli anni ‘50 non deve essere stata male. Non avendoli vissuti però, se non nei racconti o nelle mie ricerche, “quello che non ho è ciò che non mi manca”.
Dei nostri tempi, invece, cosa apprezzi maggiormente?
Proprio in questo momento direi la Meloni, soprattutto quando usa le canzoni di Rino Gaetano.
Di questa canzone esiste anche una versione unplugged. Cosa ti ha spinto a realizzarla?
Quest’estate, durante una pausa dal tour, mi trovavo a Stromboli ed ho avuto la possibilità di registrare una versione diversa di “DISCOBOOMER“, nella quale si percepisce anche l’estrema serenità di quei giorni. Sono un grande fan degli MTV Unplugged e dell’ascoltare le canzoni nude. Si dice infatti che le canzoni stanno in piedi chitarra e voce. Mi piaceva, dunque, l’idea di farla ascoltare anche così.
“DISCOBOOMER” anticipa un nuovo album di inediti? Cosa dobbiamo aspettarci dai prossimi singoli?
Sì, ho un disco in cantiere e vorrei che ci si avvicinasse un passo alla volta, attraverso tematiche filtrate dalla mia percezione e attraverso quello che tocco con mano e mi lascia una sensazione di veridicità. È un privilegio il fatto che ci sia qualcuno che si avvicina alla tua visione delle cose e alle tue emozioni. Allo stesso tempo, però, è anche una responsabilità da onorare, con leggerezza ed intensità. La musica è uno strumento di evasione. Mi auguro che ci sia sempre qualcuno che possa scegliere di viaggiare con me.
Terminato l’On The Road Again Tour, stai già lavorando a una tournée autunnale?
Sì, ne sono entusiasta e tra non molto annunceremo i prossimi concerti.
Lelio, grazie per essere stato qui con noi. Buona musica!!
Grazie a voi. Vi aspettiamo ai concerti!


Classe 1998, negli ultimi 4 anni ha collaborato con diverse emittenti radiofoniche. Di notte recensisce musica, di giorno ne parla con gli artisti. Nostalgica ed empatica, scrive spesso nei giorni di pioggia. La musica? Un ricordo senza origine che ha ribaltato ogni prospettiva.
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