JackSavoretti_Europiana

Jack Savoretti è un cantautore britannico di origini anglo-italiane da poco tornato sulla scena musicale con Who’s Hurting Who insieme a Nile Rodgers. Jack Savoretti si è raccontato a I-Music.fun con Salvo Saladdino.

INTERVISTA A JACK SAVORETTI

Parli bene l’italiano, hai voluto studiare la nostra lingua invece che impararla dalla famiglia. E’ stata una tua scelta?
“L’ho voluta studiare, perché per me era importante capire i testi dei cantautori Italiani e il significato delle loro canzoni.”

Com’è cambiato Jack Savoretti nel corso di questi anni?
“Con l’età mi sono sempre più innamorato delle mie origini europee, mentre prima pensavo ad altro, ai
cowboy della musica americana.”

Sei definito un “cantautore”, questo è quello che volevi diventare per realizzare il tuo sogno?
“Non sapevo neanche che fosse un mestiere fare il cantante, è una cosa che ho scoperto un po’ dopo,
e comunque avendo ascoltato tanti cantautori italiani, mi fa piacere essere accostato a loro.”

Vivi in Inghilterra, ma sei più influenzato dalla musica americana e Italiana, come mai?
“In realtà da ragazzino ero vicino alla musica e alla mentalità americana, adesso con l’età, avendo anche dei figli sto facendo ascoltare i brani con cui sono cresciuto tipo Lucio Dalla, Lucio Battisti, Patty Pravo, ad un certo punto mi sono accorto che la musica italiana mi ha educato ed influenzato nello stile che più mi appartiene.”

Cosa ti piace di più della tua carriera artistica?
“Adoro il fatto che ancora lo sto facendo, e se qualcuno mi avesse detto tutto ciò 20 anni fa, lo avrei preso per matto. Chi lo avrebbe mai detto? Vado verso il mio settimo disco e con il sesto sono stato numero uno in Inghilterra, direi che è un sogno che continua.”

Il 25 giugno uscirà il tuo “Europiana”, inciso ad Abbey Studios a 90 anni dalla sua creazione. E’ un album che vuole far ballare, sorridere e ricordare… caratterizzato da un sound vintage ma allo stesso tempo attuale, che vuole raccontare l’eleganza e lo stile romantico europeo, in particolare quello dell’Italia e della Francia, ispirandoti agli anni 70.
“Volevo celebrare la vita, quest’anno ci ha messo tutti a terra, io ho voluto a tutti i costi i metterci sopra una luce allegra e nello stesso tempo romantica. Durante il lockdown ho cercato di divertirmi a casa con la famiglia, di rendere
la vita gioiosa e allegra, di conseguenza ho cercato di far divertire la gente e tirarla su di morale. Mi sono ispirato alla musica europea degli ultimi 50 anni. Con rammarico mi sono accorto che non viene valorizzata abbastanza, quindi ho voluto fare ciò che sognavo, guardando le sonorità di Giorgio Moroder, a Julio Iglesias, per passare a Lucio Battisti fino ad arrivare ai Daft Punk.”

Il singolo apripista di “Europiana” è “Who’s Hurting Who” un brano dal groove trascinante in cui funk, pop e dance anni Settanta si fondono insieme, e che vanta la straordinaria partecipazione del leggendario Nile Rodgers. Come è nata questa collaborazione con Nile Rodgers?
Nile è stato un regalo della vita, non sai quante volte nella mia carriera immaginavo il suo estro creativo in alcune – mie – canzoni. Questa volta gli ho proposto una mia canzone e lui ha risposto subito positivamente al mio invito, quasi non ci credevo. A Nile, la canzone gli è subito piaciuta e, devo dire che lui con la sua esperienza ha dato una marcia in più a questo progetto.”

Parliamo adesso di Eurovision, cosa ne pensi dei Maneskin e della loro vittoria? Che
significato dai?

“Per i Maneskin sono fierissimo per loro, perché è una band che ha fatto tanta gavetta, così come
tutti devono fare, so cosa vuol dire, visto che l’ho fatta ed è quello che dico e dirò ai nuovi artisti, di provarci sempre e se l’industria discografica vi sbatte la porta in faccia, continuate a suonare lo stesso, girate, fatevi conoscere… credeteci e vedrete che si va avanti. Per me è stato conflittuale il fatto di vedere l’Italia trionfare e l’Inghilterra a zero, comunque sono felicissimo per i Maneskin e per l’Italia.”

L’album è in arrivo, per quanto riguarda il tour è tutto stabilito oppure ancora in alto mare?
“Non siamo indecisi sulle tappe, si tratta di vedere come vanno le cose, considera che abbiamo già date in Europa per marzo, aprile e maggio 2022, mentre in Italia sono già programmato per il mese di febbraio, ma vedremo man mano e vi aggiornerò.”

Foto di Chris Floyd