Junior Eurovision Song Contest 2023

Mentre la macchina organizzativa per l’Eurovision Song Contest 2026 è già in moto, la Francia si trova coinvolta in uno scandalo giudiziario che riguarda l’edizione 2023 dello Junior Eurovision, ospitata a Nizza. Secondo quanto riportato da vari media francesi, un’indagine penale avviata nell’agosto 2024 ha portato al coinvolgimento diretto di France Télévisions – l’emittente pubblica nazionale – e del sindaco di Nizza, Christian Estrosi, con accuse che spaziano dall’uso illecito di fondi pubblici al conflitto di interessi, fino all’uso di documenti falsificati.

L’indagine, coordinata dalla procura francese, si concentra in particolare sulla decisione del Comune di Nizza di destinare circa 605.000 euro all’organizzazione dell’evento e sulla nomina della giornalista Laura Tenoudji, moglie del sindaco Estrosi, come conduttrice ufficiale della cerimonia di apertura. Gli inquirenti sospettano una violazione delle procedure amministrative e possibili benefici indebiti derivanti dal legame coniugale tra un funzionario pubblico e una figura professionale coinvolta.

Fonti vicine all’inchiesta confermano che sono stati effettuati sequestri di documenti sia negli uffici del municipio di Nizza che nella sede di France Télévisions, dove è stata interrogata anche la presidente Delphine Ernotte-Cunci.

Il caso mette in evidenza una frizione crescente tra le autorità locali e le istituzioni nazionali, in particolare nel campo della gestione della comunicazione pubblica. L’implicazione diretta di France Télévisions – responsabile della partecipazione della Francia all’Eurovision sia in versione adult che junior – ha attirato l’attenzione anche di organi governativi centrali a Parigi.

L’emittente aveva difeso la scelta di Laura Tenoudji definendola una “giornalista esperta con oltre 20 anni di carriera all’interno della televisione pubblica”, ma gli investigatori hanno ritenuto tale giustificazione insufficiente.

Sebbene lo Junior Eurovision goda di una minore visibilità rispetto all’edizione principale, negli ultimi anni si è affermato come laboratorio di sperimentazione mediatica, tra intelligenza artificiale, scenografie immersive e votazioni digitali avanzate. L’intromissione della politica locale nella gestione dell’evento, però, rischia di minare la credibilità etica del format, che si è sempre voluto “educativo” e privo di controversie.

Secondo France Télévisions, la vicenda “mina la fiducia nel servizio pubblico francese” proprio in un momento in cui la Francia era considerata leader nella produzione dello Junior Eurovision, grazie anche ai recenti successi artistici.

Nel breve termine, è improbabile che l’inchiesta influenzi la partecipazione della Francia alle prossime edizioni, con l’organizzazione del Junior Eurovision 2025 già avviata. Tuttavia, a lungo termine, le modalità di selezione delle città ospitanti e i criteri di trasparenza economica delle emittenti pubbliche potrebbero essere rivisti più attentamente dall’EBU.

Nel frattempo, lo Junior Eurovision Song Contest 2025 si terrà il 13 dicembre a Tbilisi, in Georgia, presso la Olympic Palace Events Hall. L’organizzazione sarà affidata all’emittente georgiana GPB, dopo la vittoria ottenuta nel 2024 con “To My Mom” di Andria Putkaradze.

Questa sarà la seconda volta che la Georgia ospita il contest, dopo l’edizione del 2017. L’evento vedrà la partecipazione di 14 Paesi, tra cui Italia, Ucraina, Spagna, Polonia, Irlanda, Paesi Bassi, Malta, Macedonia del Nord, Portogallo, San Marino, Croazia, Montenegro, Albania e Georgia. Notevole il ritorno di Croazia e Montenegro, assenti da quasi un decennio, mentre Germania, Regno Unito e Israele hanno annunciato il ritiro per questa edizione.

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