Kirsty MacColl, l’ex marito accusa: “La sua morte coperta per proteggere un miliardario messicano”

A venticinque anni dalla morte di Kirsty MacColl, la cantautrice britannica nota al grande pubblico per aver cantato Fairytale Of New York con i Pogues, emergono nuove e pesanti accuse sulle circostanze del suo decesso. A parlare è Steve Lillywhite, produttore discografico di fama mondiale ed ex marito dell’artista, che sostiene apertamente che dietro la tragedia ci sia stato un insabbiamento per evitare una causa milionaria.

Kirsty MacColl morì il 18 dicembre 2000, a soli 41 anni, durante una vacanza a Cozumel, in Messico, dove si trovava con i figli e il compagno James Knight. La cantante stava riemergendo da un’immersione subacquea quando venne travolta da un motoscafo che la uccise sul colpo.

“Non era un ragazzo alla guida”: le accuse di Steve Lillywhite

Secondo la versione ufficiale dell’epoca, alla guida dell’imbarcazione ci sarebbe stato José Cen Yam, un marinaio di 26 anni. Ma Lillywhite non ha mai creduto a questa ricostruzione. In una recente intervista, ha dichiarato:

“Dissero che alla guida c’era un ragazzo, ma nessuno ci ha mai creduto. Penso che non volessero affrontare una causa enorme, perché il vero responsabile era uno degli uomini più ricchi del Messico”.

L’ex marito di MacColl fa riferimento al miliardario Guillermo González Nova, magnate della grande distribuzione, che secondo diverse testimonianze si trovava a bordo dello yacht ed era l’unico in possesso della licenza per guidarlo.

Una condanna simbolica e il sospetto del capro espiatorio

José Cen Yam venne condannato a due anni e dieci mesi di carcere, ma evitò la prigione pagando una multa di appena 61 sterline. Un esito che alimentò fin da subito i sospetti: per la famiglia MacColl, Yam sarebbe stato un capro espiatorio, pronto ad assumersi la colpa in cambio di denaro.

I familiari dell’artista hanno più volte denunciato che nessuno è mai stato realmente chiamato a rispondere della morte di Kirsty, sottolineando come alcune testimonianze oculari contraddicessero la versione ufficiale e indicassero una velocità del motoscafo molto superiore a quella dichiarata.

González Nova, che avrebbe potuto chiarire definitivamente la vicenda, è morto nel 2009, senza essere mai incriminato.

Il dolore dei figli e la ricerca di giustizia

All’epoca della tragedia, Louis Lillywhite, figlio di Kirsty, aveva solo 14 anni. In una recente intervista ha raccontato anni di battaglie legali e morali:

“Non si è mai trattato di soldi. Volevamo solo che qualcuno si assumesse la responsabilità”.

Louis ha parlato anche delle accuse ricevute dalla famiglia, spesso definita “avida”, e del trauma che ancora oggi segna lui e il fratello Jamie:

“Abbiamo ancora dei flashback. È stato ed è tuttora qualcosa di terribile”.

Indagini riaperte e nessuna verità definitiva

Nel 2004 l’inchiesta sulla morte di MacColl venne riaperta grazie a nuove prove raccolte da investigatori privati ingaggiati dalla madre della cantante, Jean Newlove. Tuttavia, nel 2009, il comitato per la giustizia annunciò lo scioglimento del gruppo, ammettendo che tutte le piste investigative erano state percorse senza arrivare a una verità giudiziaria definitiva.

Nonostante le ombre sulla sua morte, Kirsty MacColl resta una figura centrale della musica britannica. Fairytale Of New York continua a essere uno dei brani natalizi più amati di sempre. Dopo la morte di Shane MacGowan nel novembre 2023, la canzone è tornata al centro dell’attenzione: è stata eseguita al suo funerale da Glen Hansard e Lisa O’Neill, e recentemente anche Ed Sheeran l’ha reinterpretata dal vivo a Dublino.

A distanza di 25 anni, la morte di Kirsty MacColl resta una ferita aperta. E le parole del suo ex marito riaccendono una domanda mai risolta: chi ha davvero pagato per quella tragedia?

Foto su licenza Creative Commons

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