I Maneskin continuano nella loro scalata internazionale, ma, oltre agli effetti del corna gate, proseguono gli attacchi alla band, questa volta contro Damiano, Victoria, Ethan e Thomas si schiera il musicista James Senese.
L’artista a 78 anni ha pubblicato l’album Stiamo cercando il mondo, ventesimo disco in studio, che ha curato in ogni minimo dettaglio.
“Questi tempi di streaming mi stanno stretti; il tutto e subito ci ha rovinati. Non esiste più quella costruzione, quella preparazione di una volta. […] Chi segue la moda va fuori moda. Non è soltanto una questione di Nord e Sud, anche se il Meridione soffre ancora un complesso d’inferiorità. Ma quello non finirà mai, lo chiamiamo razzismo. In realtà vantiamo una cultura fortissima, Napoli per prima.”
Queste le parole di James Senese riportate da laragione.eu.
Maneskin, James Senese contro la band
James Senese non apprezza i Maneskin e non fa niente per nasconderlo.
“Un gruppo vuoto, oltre la presenza scenica cosa resta? Hanno bisogno di togliersi le mutande per fare successo?”
Il musicista non apprezza nemmeno la nuova scena partenopea, in particolare Liberato e Geolier.
“Non raccontano la città, la nostra cultura. Sono dei mistificatori…”
Stranamente James Senese apre a Sanremo…
“Andrei volentieri, da solo, per scombussolare tutto.”

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
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