Maneskin, l’atletica paralimpica Monica Contrafatto svela un segreto…

Maneskin Monica Contrafatto
Mancano poche ore all’uscita del nuovo singolo dei Maneskin Mammamia. Un pezzo atteso dai fans di tutto il mondo, che su TikTok hanno avuto la possibilità di ascoltare anche se solo per qualche secondo, scoprendone così un energico frammento.

I quattro ragazzi romani nel tempo sono diventati fonte di ispirazione non solo per chi ama suonare e per le tante band che si sono appassionate alla musica suonata, ma anche per lo sport…

La campionessa paralimpica Monica Contrafatto, medaglia di bronzo a Tokio, e in passato autrice del libro Non SAI quanto Sei Forte, ai microfoni di Pierluigi Diaco ha svelato qualche dettaglio sui giorni che hanno preceduto la gara che le ha regalato uno splendido bronzo.

Maneskin, la confessione dell’atleta Monica Contrafatto

“Maneskin, siete stati artefici del mio successo: mi avete caricato così tanto che mi avete dato la forza di arrivare a quel terzo bellissimo posto, quindi siete i protagonisti della mia paralimpiade.”

Queste le parole rilasciate durante l’intervista andata in onda nel programma Ti Sento di Rai Radio2.

“Sono arrivata a Tokyo la sera, ho ascoltato ‘I wanna be your slave‘ dei Maneskin e da lì ogni sera, ogni giorno ho scritto un messaggio su Instagram ai Maneskin, ma non mi hanno mai risposto.”

Parole che dimostrano quanta forza può dare la musica.

Ora la speranza è che Damiano, Victoria, Ethan e Thomas rispondano a una donna speciale, che come loro sta portando il nome e l’orgoglio dell’Italia al di fuori dei confini nazionali.

Simone Zani

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.