Matteo Macchioni

Il significato di tutte le canzoni che compongono “Il Momento Più Vero”, il nuovo Ep del tenore internazionale Matteo Macchioni.

Matteo Macchioni, il significato delle canzoni del nuovo Ep “Il Momento Più Vero”

ARMI FRAGILI (musica di Piero Cassano; testo di Matteo Macchioni)

Il pezzo nasce da un ascolto di un provino di Piero Cassano; inizialmente si presentava come una pop-ballad con un bellissimo inciso in progressione. Sono rimasto folgorato immediatamente da quell’ascolto. Ero molto innamorato in quel periodo, ma ancora nella fase dove non avevo lasciato cadere le mie difese, dove mi presentavo ancora diffidente nell’aprire il mio cuore. Così, da una situazione vera, sono nate delle frasi, e dalle frasi è nato il testo, con il titolo “Armi fragili”. Questo ossimoro vuole intendere che quando si trova il vero amore, i muri che mettiamo fra noi e la persona che amiamo cadono, lasciando il posto alle emozioni e aprendo il nostro cuore. La sessualità in questo brano non è evidenziata come marcatamente etero, è fluida, può essere intesa da chi ascolta in qualsiasi connotato…perché l’amore non conosce barriere. Da un punto di vista musicale, sentivo tantissimo l’esigenza di avere un ritornello a tempo doppio perché, per certi versi, la struttura del brano mi ricorda un grandissimo successo, sempre firmato per la musica da Piero Cassano, legato al giovane Eros Ramazzotti: “Una storia importante”. La mia voce ha un impatto virtuosistico importante, si passa da un sussurro parlato alla piena potenza del suono lirico nel primo ed ancor più, nel secondo ritornello, arrivando fino a un Do5 di petto spianato sulla parola “amerà”, poco prima della fine.

DOVE ANIMA C’È (musica di Piero Cassano e Fabio Perversi; testo di Beppe Andreetto e Gian Battista Galli)

Questo è un brano che presenta una differenza profondissima fra la strofa e il ritornello, in termini prettamente vocali. Il testo è un ibrido condensato da due autori. A livello di sensazioni personali trovo magnifica la frase di Galli: “Dentro di me, dove anima c’è”, che porta ad esplorare qualcosa di etereo ma presente, tangibile. Nell’inciso si crea quindi un contrasto incredibile, perché alla vera luce calda e rassicurante che traspare dalla melodia di Piero Cassano fa da contraltare un testo, in questa parte composto da Beppe Andreetto, in cui in realtà mi sono figurato cosa voglia dire perdere una persona cara. L’inciso della canzone, a livello artistico, rappresenta per me un momento di ricordo e si, anche di sofferenza. Figurandomi queste immagini, la voce assume un lirismo pieno e legatissimo. Alla fine del pezzo, sulla frase “com’è stato sempre”, c’è una lunga nota che si avvita nella melodia come una lacrima che scorre lentamente e come una preghiera, che si chiude dolcemente ripetendo “com’è stato sempre” con più delicatezza, tornando dentro l’anima, dentro l’etereo.

IRRAGGIUNGIBILE (musica e testo di Matteo Macchioni)

Questo pezzo è l’incarnazione in musica della battaglia eterna dell’uomo verso l’infinito, verso orizzonti irraggiungibili. Ciò è rappresentato dal momento in cui l’Artista o più in generale il performer, si appresta ad entrare in scena: in quel momento il cuore accelera i battiti, il respiro si fa affannoso, l’adrenalina sale, per poi esplodere sul palco nella performance vera e propria. La scena, perché così è nella mia testa, è divisa fra le quinte di un teatro e il backstage di un circo, dove nell’emozione legata all’arte performativa, l’artista passa dalla paura (il backstage) all’energia (il palco) e si sente invincibile ed incontentabile. Vocalmente il pezzo è di una difficoltà incredibile, perché oltre alla potenza strumentale legata ad un fantastico esperimento rock/lirico/sinfonico di Mario Natale, la voce vince e si porta ai limiti estremi, volando oltre.

PICCOLA STELLA ACCESA (musica di Piero Cassano e F. Baldoni; testo di F. Baldoni, C. Sanfilippo)

Questo brano racconta la storia di un amore intenso che si racconta attraverso gli occhi e le mani dei protagonisti. Lo sguardo e il silenzio si trasformano in danza, volo, contemplazione del bello che la vita ha regalato loro: la dimensione poetica di sentirsi una cosa sola nell’universo anche nel momento dell’addio. La luce che ognuno rappresenta per l’altro, diventando una piccola stella accesa, illuminerà il cammino in ogni istante. Questa canzone mi ricorda ciò che fa un fiocco di neve cadendo, ti porta in una dimensione di storie che si diradano nella nebbia. Così ho fatto nell’immedesimarmi al testo letterario, immaginandomi una storia incantata, che passa dall’odore del mare, alla stella cometa che illumina i magi; quindi, c’è dentro la neve ed anche il sole. L’arrangiamento è dominato dagli archi e da rimandi sinfonici. La mia voce in questo brano si permea di una vasta gamma multicolore. Molto lavoro è stato anche fatto sulle ritmiche, abbandonando l’idea iniziale di avere solo i timpani, optando per un arrangiamento di batteria molto riverberato nella parte del rullante, per dare un effetto di spazialità e di sogno.

IO TI PRENDO PER MANO (musica di Piero Cassano e Fabio Perversi; testo di Alberto Salerno)

La mia sensazione è che questo pezzo abbia tantissime citazioni degli anni ’80. La mia idea per questo brano era quella di avere un bellissimo coro dietro di me e fare musica declinando un pizzico di soul accompagnato dalle mie citazioni…al servizio della voce impostata che canta in modo spianato e libero il ritornello.

OLTREOCEANO (musica e testo di Matteo Macchioni)

Oltreoceano racconta in modo romanzato e poetico le sensazioni di un giovane migrante italiano che, nel 1910, attraversò l’oceano per cercar fortuna in America, guadagnandosi quindi il denaro necessario per potersi sposare con la donna amata. È una storia vera…legata alla mia famiglia e al mio bisnonno, Evaldo Macchioni che, appunto, nel 1910 emigrò negli Stati Uniti D’America. La canzone ricorda il viaggio e prova ad immaginare in musica le sensazioni che un giovane povero ed innamorato provava nell’andare dall’altre parte del mondo, con solo una valigia e tante speranze in tasca, con il pensiero che un giorno potrà ritornare e avere la possibilità di sposarsi.

OVERSEAS (musica di Matteo Macchioni)

Overseas è una composizione per pianoforte che porta in dote le emozioni di Oltreoceano, portando sui soli tasti del pianoforte l’essenza delle speranze di un migrante e la sensazione delle onde dell’oceano, del sole e del vento nei capelli, dei tempi trascorsi offuscati nelle nebbie dei ricordi. Qui emerge il Matteo Macchioni compositore e pianista più intimo. In questo brano, infatti, la voce è messa in secondo piano per lasciar posto al solo suono del pianoforte e allo scorrere di intime sensazioni.

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