Si è chiusa al Teatro degli Arcimboldi di Milano la leg 2021 de La Geografia del Buio Tour di Michele Bravi. Un viaggio in due parti in cui il cantautore, in gara al prossimo Festival di Sanremo, ha raccontato in musica e a cuore aperto la sua sua esperienza con il dolore.
“Questa è una favola, la mia favola.”
Michele Bravi festeggia così il ventisettesimo compleanno davanti al suo pubblico, quello che lo ha atteso pazientemente e lo ha supportato anche nei momenti più difficili.
“Era un sogno vedere un teatro così pieno! E’ bello tornare a esibirmi a Milano che è diventata la mia città. Questo spettacolo nasce da La Geografia del Buio, un percorso umano che mi ha dato la possibilità di capire che nel buio ci si può vivere. Senza giudicarlo. Immaginavo il giorno in cui avrei portato questo spettacolo dal vivo…”

Un cammino in cui si celebra l’importanza del buio, dell’oscurità sotto diversi punti di vista. Un momento presente nella vita di ognuno di noi che può essere affrontato a testa alta soltanto attraverso la condivisione.
Un viaggio musicale in cui le parole assumono una notevole importanza, così come nell’album La Geografia del Buio pubblicato lo scorso gennaio e certificato disco d’oro.
“L’unico modo per uscire dal buio è passarci attraverso. Condividere il dolore aiuta a sentirci connessi, simili e legati dallo stesso vocabolario emotivo.”
Parole sentite, ricche di significato e che sul palco assumono un’importanza ancor più forte grazie a un’interpretazione a tratti drammatica, forte, dolorosa, ma che porta con sé quell’ardore di chi ha imparato come combattere.
Un meccanismo di accettazione che porta ad assumere una consapevolezza che traccia dopo traccia, canzone dopo canzone, esibizione dopo esibizione, assume contorni ben delineati.

Michele Bravi è un vero mattatore. Se nella prima parte dello spettacolo c’è spazio per la celebrazione delle fragilità, nella seconda l’artista si mostra in una veste divertente, a tratti goliardica, giocando con la band e con gli amici che lo seguono.
Toccante la dedica ai nonni. Due persone che lo hanno guidato, insegnandogli il valore della vita e la felicità.
Una serata in cui Michele Bravi, senza averne bisogno, dimostra di aver capito come farsi accompagnare dal dolore senza farsi travolgere. Un lavoro di analisi personale che nella musica trova celebrazione e consacrazione.
Il percorso de La Geografia del Buio nel 2021 si chiude con il concerto di Milano, ma per il cantautore è tempo di guardare avanti e di concentrarsi su nuovi progetti. Tra il primo e il 5 febbraio lo aspetta il Teatro Ariston per il Festival di Sanremo 2022.

Michele Bravi La Geografia del Buio Tour – la scaletta
- La promessa dell’alba
- Mantieni il bacio
- Maneggiami con cura
- Un secondo prima
- La vita breve dei coriandoli
- Storia del mio corpo
- Tutte le poesie sono d’amore
- Senza Fiato
- Quando un desiderio cade
- A sette passi di distanza
- Tanto per cominciare
- Diamanti
- La vita e la felicità
- Cronaca di un tempo incerto
- Falene
- Il diario degli errori
- Ricordami

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
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