Nanni Moretti

Il regista Nanni Moretti ha rilasciato un’intervista a Repubblica parlando della crisi del cinema italiano, coinvolgendo nella discussione anche la stampa e il Festival di Sanremo.

“È il clima intorno al cinema e in particolare intorno al cinema in sala che non c’è. Tutti sono abbacchiati, lo spazio per le recensioni sempre più piccolo fino a scomparire, ci vorrebbe un clima che faccia capire che è una cosa bella e quelli che non vanno al cinema non sanno quello che si perdono. Questo abbacchiamento, avvilimento prende un po’ tutti: esercenti, distributori, spettatori, giornalisti.”

Nanni Moretti parla della crisi del cinema e attacca stampa e Sanremo

“Il problema nasce già dal festival di Venezia che accetta i film prodotti dalle piattaforme in concorso. A Cannes non avviene. E non tanto perché il direttore Thierry Frémaux non vuole, ma perché le associazioni d categoria di produttori, esercenti, distributori in Francia sono più forti che da noi. Qui finisce che sono gli stessi produttori a convincere i registi a fare i film per le piattaforme. Io quando faccio un film lo faccio pensando al grande schermo.”

Poi l’affondo sul Festival di Sanremo.

“Faccio un esempio. Il festival di Sanremo per decenni non se l’è filato nessuno. Io leggo Repubblica, Ernesto Assante e Gino Castaldo, i due giornalisti che si occupano del festival, quando ne scrivono sprizzano gioia. Una gioia e uno spazio che non c’è a proposito del cinema quando ci sono i grandi festival.”

La risposta di Gino Castaldo non si è fatta attendere.

Beh adesso… tutta questa gioia, non esageriamo, forse negli ultimissimi anni… certe volte in passato ci si sentiva come inviati deportati al fronte ma l’idea mi sembra chiara…”

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