Paola Turci in un’intervista ha ripercorso la carriera a 360 gradi, parlando anche della sua vita privata, dell’incidente, della relazione con Francesca Pascale e della sua sessualità.
“Mia sorella suonava la chitarra, mentre io fissavo i movimenti delle sue mani, me li imprimevo nella mente. A undici anni mi faccio regalare una chitarra e anch’io in quattro giorni, ripetendo le mosse di mia sorella, imparo i giri armonici.”
Queste le parole riportate dal Corriere della Sera. Particolarmente toccante il racconto dell’incidente cui cui Paola Turci fu vittima il 15 agosto 1993.
“Ho un vestito corto nero, e i capelli liscissimi, appena fatti. Guido la macchina della mia amica. Aspetto la telefonata di mio padre: guardo e riguardo il telefono, finché non mi accorgo che è spento. Da lì smetto di guardare la strada. La macchina sbanda, io riesco a riportarla in strada, sbatte contro il guardrail, si cappotta due volte. In quegli istanti penso: ‘sono atletica, basta che accompagno le botte’. Appena la macchina si ferma sento i capelli tranciati di netto. La prima cosa di cui mi accorgo. I miei capelli lunghi non ci sono più.
Sento gli infermieri avvisare i medici: ‘C’è una ragazza nera’. Mi avevano scambiato per una ragazza nera, credo perché non si vedeva niente. Il viso era aperto, c’era tanto sangue.”
Paola racconta anche i mesi successivi.
“Mi copro in ogni modo, occhiali da sole, trucco. Al ristorante mi metto di profilo, con il lato del viso distrutto dalla parte del muro. Anni a nascondermi, fingendo di stare bene. Fingendo di non avere paura.
Avevo fatto levare gli specchi da casa. Più avanti, con uno specchio piccolo ho iniziato a guardarmi, non tutta insieme. Dal collo in su, salivo: la bocca, il naso, un pezzo al giorno.”
No, non stavo bene, non ero felice. Ho trascorso ventiquattro anni a nascondermi. Come i bulimici che mangiano e giurano di non aver mangiato niente.”
La svolta nella musica arriva nel 2017 con Fatti bella per te, brano che conquista il quinto posto al Festival. Oggi Paola Turci è sposata con Francesca Pascale.
“Un giorno leggo una sua intervista e rimango colpita. Quello che dice sui diritti, sulle ingiustizie. Al che la cerco su Instagram dove lei era arrivata da poco per cercare me.”
Uno scambio di like e poi l’incontro a un suo concerto…
“Ero emozionata a sapere che nel pubblico ci fosse lei.”
Poi conclude.
“La gente continua a dire lesbica come un’offesa. Invece è un aggettivo!”

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
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