Rocco Hunt, intervistato da Fanpage, parla del Festival di Sanremo, tra ricordi e la suggestione 2023.
Il nome dell’artista, il cui nome è stato più volte accostato alla kermesse, ha risposto alla domande, ricordando anche le sue esperienze nella Città dei Fiori.
“Sanremo è una cosa a cui penso spesso: è un palco che mi ha cambiato la vita. Sono stato il primo rapper a calcarlo con fortuna, basta vedere gli esempi prima di me. Sono andato lì con una canzone manifesto, una denuncia sociale. Quindi ogni anno penso a Sanremo, ma non tanto a partecipare.”
Rocco Hunt parla del Festival di Sanremo 2023
“’Nu juorno buono’ è andata bene perché non pensavo a Sanremo ma alla canzone, e quella è stata la sua giusta vetrina. L’ossessione di scrivere una canzone per Sanremo è frustrante, invece io voglio avere una canzone già costruita e adatta per quel contesto.
Sono stato lì con “Wake Up” che era una denuncia e non voglio andare a Sanremo per fare promozione a un’opera o a un album. Voglio che Sanremo sia significativo. Poi magari tra qualche anno, cambierò idea. Per adesso, ci sono stato in gara, come ospite, come autore, forse manca presentarlo.”
A questo punto pare chiaro che a febbraio il rapper campano non sarà nel cast della rassegna in nessuna veste…
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.