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Sanremo 2023, la risposta dei pubblicitari alle polemiche sul cachet di Chiara Ferragni

Sanremo 2023 Chiara Ferragni

Vaiassate“: così i pubblicitari hanno stroncato le polemiche sul cachet di Chiara Ferragni come co-conduttrice di Sanremo 2023 e, ancora di più, quelle inerenti la sua scelta di devolvere l’intero compenso alla rete nazionale antiviolenza D.i.Re. (Donne in Rete contro la violenza).

Il cachet dell’imprenditrice dovrebbe aggirarsi intorno ai centomila euro, o poco più. Insomma, “una cifra largamente sotto dimensionata di almeno venti volte rispetto al valore della Ferragni come testimonial, che – con i suoi 30 milioni di follower sparsi in tutto il mondo solo su Instagram – è uno straordinario veicolo di promozione e visibilità per il Festival e non viceversa“, riflette lo spin doctor del gruppo di comunicazione Purple & Noise Davide Ciliberti.

E aggiunge: “Che poi la Ferragni abbia voluto comunicare che ha devoluto il suo compenso ad un’associazione che, peraltro, si occupa di un tema davvero importante come quello della violenza sulle donne lo trovo assolutamente legittimo, checché ne dicano Lucarelli et similia e non autoreferenziale, Anzi, questa comunicazione va semmai ad alimentare quel necessario faro di visibilità che va tenuto sempre acceso e alimentato su questa tematica”.

Parole – quelle di Ciliberti – che fanno eco a quelle dello storico pubblicitario italiano Cesare Casiraghi, che afferma: “Innanzitutto la beneficienza è sempre positiva. Poi, circa le polemiche sul fatto di averla dichiarata, non capisco davvero il punto. Sono strali pretestuosi, soprattutto per una star come la Ferragni che non ha certo bisogno di ‘farsi pubblicità’ come ho letto la accusano alcuni commentatori, cui consiglierei al minimo maggiore ponderazione, oppure di agire con gesti simili, ovvero con generose offerte dei loro incassi a qualsiasi associazione desiderino. Prima fare, poi parlare è sempre una buona pratica“.

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