Maneskin Simone Pillon
Nessuno piace a tutti. Questo è un dato di fatto, soprattutto quando si raggiunge una popolarità come quella che i Maneskin vedono crescere ogni giorno.
Un percorso che nel 2021 ha preso il via da Sanremo e prosegue inarrestabile e che il 14 novembre ha visto la band esibirsi sul palco di Budapest in occasione degli MTV EMAs, in cui hanno conquistato il premio nella categoria Best Rock.
Simone Pillon, Senatore della Repubblica in forza alla Lega Nord e noto per le sue posizioni piuttosto forti soprattutto contro il DDL Zan, ha postato un messaggio sui social in cui attacca la band per le parole pronunciate sul palco della Papp László Sportarena di Budapest.
Parole dure anche contro l’outfit scelto da Damiano, Victoria, Ethan e Thomas.
Simone Pillon contro i Maneskin
“I #maneskin a Budapest, davanti a un impettito presentatore in kilt (deve aver confuso gli Scoti con gli Ungari), con tanto di performer (maschietto) in culottes e giarrettiere, ricevono gli #MTVEMA
Tra poco arriveremo al reggiseno da uomo.
Ovviamente, una volta preso il microfono, non possono esimersi dal piagnisteo per la sonora bocciatura del #ddlZan
Guardandoli, mi chiedo: “dove sarebbero le discriminazioni?”.
Mi piacerebbe sapere quanta carriera potrebbe fare una band che si ispirasse alle radici cristiane d’Europa, o che inneggiasse alla difesa della vita dal concepimento o che prendesse a tema la lotta alla droga.
Ricordo il massacro cui fu sottoposto Povia solo per aver osato partecipare al Family day del 2007 difendendo la famiglia naturale…
È facile andare secondo la corrente del politicamente corr(o)tto. Da giovani che si dicono alternativi e ribelli mi sarei aspettato qualcosa di diverso, che so, sul palco in smoking i maschietti e in abito da sera la signorina, con tanto di dichiarazioni tipo “i bambini hanno il diritto di avere una mamma e un papà”.
Allora sì che avremmo visto qualcosa di davvero dirompente.
Certo, si sarebbero scordati i premi e gli applausi del mainstream, ma avrebbero dimostrato di essere davvero fuori dagli schemi.
Invece è sempre la solita solfa.
Auguri.”

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
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