Fedez Sfera Ebbasta

Sfera Ebbasta e Fedez sono attesi al tribunale di Ancona, dove dovranno recarsi venerdì 24 febbraio per testimoniare in aula per il processo bis della Lanterna Azzurra di Corinaldo, quello sulla sicurezza del locale, come testi dell’accusa.

I nomi dei due rapper sono stati indicati ieri – venerdì 17 febbraio -, durante il processo in corso a carico della commissione di vigilanza che rilasciò la licenza di pubblico spettacolo, al termine dell’udienza durante la quale è stato messo in discussione il sistema di ricambio d’aria della discoteca.

Di fatto, l’ingegnere Costanzo Di Perna – docente dell’Università Politecnica delle Marche, nonché consulente della Procura, che eseguì ben due perizie sul locale dopo la tragedia avvenuta nella notte a cavallo tra il 7 e l’8 dicembre 2018, durante la quale persero la vita cinque minorenni e una mamma di 39 anni – ha fatto notare come “Il sistema di aereazione non corrispondeva alla certificazione presentata“.

Fedez dovrà così riferire sul locale che lo ha accolto due volte, una il 23 dicembre del 2015 e l’altra il 27 febbraio del 2016, mentre a Sfera verrà chiesto di parlare della notte della tragedia. Gli avvocati di parte civile hanno però già fatto presente di volere il controesame in aula e si opporranno ad una eventuale richiesta di acquisizione delle testimonianze rese dagli stessi ai carabinieri del Nucleo Investigativo subito dopo l’accaduto.

Strage di Corinaldo, Sfera Ebbasta e Fedez chiamati a testimoniare

Da quanto riportato dall’ingegnere Di Perna, alla Lanterna “c’erano meno elettroventilatori per sala rispetto a quelli certificati e difformità sul numero delle finestre presenti“, alcune delle quali erano perfino chiuse da pannelli, non garantendo il giusto ricambio di aria salubre. Inoltre, basandoci sui parametri vigenti, la Lanterna Azzurra non poteva accogliere più di 255 persone. Nella notte della strage, però, all’interno della discoteca ce n’erano più di mille.