Mr Rain è pronto per la prima partecipazione in gara al Festival di Sanremo 2023, dove esordirà con Supereroi, brano in cui affronta il delicato tema della depressione.
Un argomento che l’artista conosce bene e che ha già sfiorato anche nell’album Fragile e anche sul palco del Concertone del Primo Maggio di Roma.
Francesco Facchinetti, manager di Mr Rain, introduce l’incontro con la stampa.
“Quella con Mattia è un’avventura unica e particolare. Lo inseguivo da anni perché, vero che i numeri sono importanti, ma lui è sempre rimasto troppo nell’underground. È giusto con il nostro lavoro sottolineare il motivo per cui fa musica. Lui vuole che la sua musica sia di aiuto. La forza di Amadeus è nella volontà e nel coraggio di portare sul palco un progetto che tratta il delicato tema della depressione. Non dobbiamo dimenticare che al Festival la canzone è centrale!
Tutti i grandi artisti hanno un prima e un dopo! Per Mattia ci sarà un prima e un dopo Sanremo. Speriamo che questo pezzo rappresenti davvero la sua svolta!”
Mr Rain, in gara a Sanremo 2023 con “Supereroi”
“Con Francesco sto passando mesi bellissimi. Supereroi è il primo pezzo al quale ho lavorato da quando collaboro con lui. Ho tanta voglia di raccontare quello che ho vissuto. Io utilizzo la musica come un mezzo per raccontare quello che ho vissuto. Con la musica indirettamente dai una mano a chi ascolta un pezzo.”
Mr Rain, poi, si concentra sul brano che porterà in gara al Festival.
“Supereroi è un brano che invita a chiedere aiuto quando si attraversa un momento difficile. Prima avevo timore per come stavo, ma ora ho imparato a chiedere aiuto. Sono tornato a vivere da quando ho chiesto aiuto. A Sanremo realizzerò un sogno! Ora… sto vivendo il mio sogno e non vedo l’ora di diffondere la mia esperienza. Parlare di questi argomenti mi fa sentire più forte e più sicuro. Non mi sento vulnerabile. Questo sono io e racconto quello che ho vissuto. Faccio quello che mi sento senza troppi ragionamenti discografici.
Sono anni che provo ad accedere a Sanremo, ma ‘Supereroi’ è il pezzo giusto al momento giusto. Adesso mi sento più pronto come uomo e come artista. Cercherò di vivermi questa esperienza al meglio.
Generalmente faccio fatica a esternare tutto quello che vivo, ma su quel palco sto portando la mia vita. Porto quello che sono dopo aver avuto il coraggio di dire quello che ho passato. Oggi abbiamo trovato il coraggio di parlare di certi argomenti. Non possiamo salvarci da soli.”
Mr Rain, poi, torna a parlare del percorso di consapevolezza che lo ha portato ad accettare la depressione.
“Si tratta di un percorso composto da più episodi, segnato da delusioni personali. Sono troppo sincero e in passato ho dato troppa fiducia. Non sempre capisco chi ho davanti. Una volta capito l’errore al posto di esternare il mio disagio mi chiudevo. Devo ringraziare il lockdown. Da quel momento ho avuto il coraggio di chiedere aiuto. Siamo in tanti ad aver vissuto queste difficoltà.
Mi sento sempre all’inizio. Mettendomi in sfida con me stesso mi prefisso sempre degli obiettivi. È come se fossi all’inizio, ma sempre più sicuro. Ho passato due anni isolato da chiunque. Vivevo in una bolla in cui c’ero soltanto io.”
La chiacchierata si sposta poi sul tema della solitudine.
“I social ti portano a stare più solo. Ti illustrano una realtà più distorta e hanno inciso su tanti problemi che oggi viviamo. Io sono vittima dell’utilizzo dei social. Dovremmo cercare di andare oltre e non soffermarci sulle piccole cose. Bisognerebbe chiedere aiuto senza farci condizionare dall’esterno e dal parere altrui.”
L’artista poi parla dell’obiettivo di Supereroi.
“Da ragazzino ero fan di Eminem. Emulavo quello che i miei cantanti preferiti dicevano nei pezzi. ‘Supereroi’ è una canzone che unisce e molti si potranno riconoscere in quello che ho scritto. Vorrei che si parli un po’ di più del problema della salute mentale.
La canzone è nata da una mia idea concepita con Lorenzo Vizzini. Successivamente abbiamo coinvolto Federica Abbate, perché sapevo che lei avrebbe potuto dare al pezzo una sfumatura diversa. Con loro so che posso scrivere la mia storia. Loro sono un prolungamento di me. ‘Supereroi’ descrive davvero quello che sento. E’ un brano che descrive una situazione con termini semplici, ma credo che sia davvero importante lanciare un messaggio.
Chi sono i miei Supereroi? Una su tutti mia madre, che mi ha insegnato a fare la cosa giusta, ma anche a sbagliare. I supereroi sono tutte le persone che hanno il coraggio di mostrarsi per come sono.”
Per Mr Rain Sanremo rappresenta un traguardo.
“Amadeus ha fatto un lavoro gigante su Sanremo. Ha fatto appassionare anche i più giovani al Sanremo. Ho due sorelle molto più piccole di me e loro seguono Sanremo da quando c’è Amadeus.
Ho sempre vissuto il mito di Sanremo, l’ho considerato una delle mie mete. Ho sempre sognato di mettermi in competizione o di conoscere altri artisti.
Io faccio il tifo per Ultimo e Marco Mengoni, ma in gara ci sono tantissimi che stimo! Siamo tutti lì per portare quello per cui viviamo. Non è una gara, ma una manifestazione che ci permette di portare le nostre vite nelle case di tutti. La classifica non mi preme, voglio solo arrivare al cuore della gente!”
L’artista parla, poi, dell’emozione vissuta nell’ascoltare il brano suonato dall’orchestra.
“Una sensazione unica! Non avrei mai immaginato di ascoltare un brano composto da me suonato da tanti musicisti. Con l’orchestra il pezzo ha un’altra anima!”
Nella versione in studio di Supereroi si ascolta distintamente un coro di bambini nel ritornello.
“Le cose dette da un bambino possono colpirti ancora di più. Con i bimbi cerco di dare una sfumatura ancora più forte al significato del pezzo. So che tanti bambini ascoltano la mia musica e questo mi da un senso di responsabilità gigantesco. Vorrei non essere un cattivo esempio. Quando ero bambino, avrei voluto avere un artista come me dall’altra parte.”
Videointervista a Mr Rain

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
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