Un nuovo trionfo internazionale per Vincenzo Cantiello, già vincitore dello Junior Eurovision Song Contest nel 2014. Il giovane artista italiano ha conquistato il primo posto al The Voice of Turan 2025, il prestigioso festival internazionale dedicato alla reinterpretazione dei canti tradizionali kazaki, svoltosi nella città di Turkistan, considerata il cuore culturale del Kazakistan.
Il concorso ha visto la partecipazione di talenti provenienti da 17 paesi del mondo, chiamati a cimentarsi con il repertorio della musica folklorica kazaka, patrimonio millenario di suoni, storie e identità. Sul palco, tra strumenti tradizionali, costumi suggestivi e un’atmosfera carica di emozione, Vincenzo ha saputo distinguersi per sensibilità interpretativa, padronanza linguistica e intensità vocale.
«È stato un onore immenso rappresentare l’Italia al The Voice of Turan, nella splendida città di Turkistan», ha dichiarato Vincenzo. «Ho studiato per oltre un mese per cantare in lingua kazaka: un viaggio emozionante tra suoni nuovi e parole che raccontano un popolo. Qui ho incontrato artisti da tutto il mondo e condiviso una straordinaria esperienza di musica, cultura e umanità».
Un impegno che ha dato i suoi frutti: la sua performance ha commosso giuria e pubblico, confermandolo come uno degli interpreti più versatili della sua generazione.
Il Voice of Turan è molto più di una competizione. È una vera e propria celebrazione della musica popolare kazaka, un’arte tramandata oralmente da secoli e profondamente radicata nella quotidianità e nei riti del popolo kazako. Non musica da ascoltare passivamente, ma un linguaggio vivo, che accompagna il lavoro, il gioco, le cerimonie e la memoria collettiva.
La vittoria di Vincenzo assume quindi un valore ancora più profondo: non solo per la difficoltà di cantare in una lingua complessa e poco conosciuta in Occidente, ma soprattutto per la capacità di entrare in sintonia con l’anima di una cultura così lontana geograficamente eppure vicina per sensibilità artistica.
L’Italia non è stata l’unica protagonista europea del festival. Il terzo posto è infatti andato a Ilaria Ferrari, giovane artista in rappresentanza di San Marino, che ha conquistato il pubblico con una raffinata versione di un brano tradizionale kazako.
Con questo successo, Vincenzo Cantiello conferma il suo talento internazionale e la capacità di superare confini linguistici e culturali attraverso la forza della musica. Un esempio di come l’arte possa essere ponte tra popoli, tra passato e presente, tra radici locali e orizzonti globali.

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