Anteprima Video, Milomaria e Elisa Benetti: “L’Amuri”

Il cantautore Milomaria torna con un nuovo singolo intenso e viscerale: “L’Amuri”, in collaborazione con la cantautrice romana Elisa Benetti. Il brano esplora l’amore nella sua forma più pura e contraddittoria: riempie e svuota, lascia ferite e fiato, fa sentire vivi e soli nello stesso istante. Il videoclip è in anteprima su iMusicFun.

Le due voci, maschile e femminile, non sono protagoniste ma proiezioni opposte della stessa passione: lei balla per salvarsi, lui resta fermo nel crollo. Nessuno ha torto, nessuno ha ragione.

“L’Amuri” alterna italiano e dialetto siciliano, non per estetica ma per urgenza, perché certe emozioni non si fanno tradurre. L’arrangiamento lascia spazio ai vuoti, alle voci che si respingono e si fondono, fino allo special, dove il brano si rompe e si trasforma in un tango inquieto, come quando ci si abbraccia e non si sa più quando staccarsi.

Ad arricchire il suono, la fisarmonica di Primiano Di Biase, musicista di grande esperienza, membro dei Dire Straits Legacy e storico componente della band di Francesco De Gregori, di cui ha recentemente assunto la direzione artistica.

Anteprima Video, Milomaria e Elisa Benetti: “L’Amuri”

“L’Amuri sappiamo tutti cos’è. Anche se, di questi tempi, non tutti capiscono cosa non è… purtroppo. La necessità di mischiare l’italiano al dialetto è stata attuale, inevitabile: perché la sofferenza e la gioia che provoca questo sentimento sono viscerali, hanno radici profonde. Proprio come i dialetti.

Il mio, quello siciliano, è contaminato da mille culture. Sa bruciare come l’Etna e ristorare come l’acqua del mare in un giorno di sole. È un tango dove nessuno è protagonista, dove non ci sono né vinti né vincitori.

La voce magnifica di Elisa e le sue parole, insieme alla fisarmonica di Primiano Di Biase, che non mi stancherò mai di ringraziare, hanno elevato il pezzo, facendomi davvero “mpazziri d’amuri”.

Il video è la conseguenza di tutto questo: i costumi, le atmosfere, la sofferenza e la leggerezza… Antico e contemporaneo. Antico è contemporaneo.”

“L’Amuri”, il testo

Lei quando il mondo ormai 
Sembrava andare giù
Saliva
Poi con indosso delle mutandine blu 
ballava
Tanto, tanto, forte 
Il cuore suo batteva
L’amuri chi beni ca fa
Ahiahiahiahiahiahia
Iahiahiahiah
Lalalailalairailà
Lui quando il sole s’azzardava a’andare su
Sbuffava
Poi stravaccato sopra a un mondo scuro che
Crollava
Piano piano piano 
il cuore suo, chiamava
L’amuri chi mali ca fa
Ahiahiahiahiahiahia
Iahiahiahiah
Lalalailalairailà
Pare fosse un rischio calcolato
E quel bacio che hai sognato
Poi da svegli si è perduto 
Come due soldati disarmati
A far la conta dei peccati
A chi si sente più solo 
Amuri ca ni fa ridiri
Amuri ca ni fa chianchiri 
Lei tra i limoni le saline e il verde mare
Leggeva  
Lui tra uliveti, volpi e colline ciociare
pensava
Tanto tanto in fretta sboccia
E tanto in fretta muore 
L’amuri mpazziri ni fa
Ahiahiahiahiahiahia
Iahiahiahiah
Lalalailalairailà
Amuri ca ti chianta
Amore che ti sfonda
Amuri ca ti n’cucchia
Amore che t’angoscia
Amuri ca ti scianca
Amore che ti mangia
Amuri ca ti pigghia
Amuri ca ti lassa
Ca ti lassa
Ca ti lassa
Ca ti lassa
Ca ti lassa
Ca ti lassa
Ca ti lassa
Ca ti lassa
Ca ti lassa ca

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