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La nuova edizione della Champions League non porterà solo un format innovativo, ma anche un cambiamento significativo a un elemento iconico: l’inno che accompagna le partite dal 1992.

La celebre “musichetta” che ha segnato le nostre settimane per decenni è stata rivisitata per l’edizione 2024/2025, con una melodia più veloce e moderna. Tuttavia, non tutti gli appassionati hanno accolto positivamente questa novità, esprimendo già nostalgia per la versione precedente.

Il testo dell’inno rimane invariato, mantenendo il consueto mix di frasi in inglese, francese e tedesco. La vera novità è nel riarrangiamento musicale, pensato per adattarsi al nuovo spirito della competizione, che presenterà un format completamente diverso rispetto al passato.

Le modifiche erano state annunciate qualche tempo fa dal vice segretario della UEFA, Giorgio Marchetti.

“Non lo cambiamo, ma il maestro ha fatto qualche piccolo riarrangiamento, chi conosce la musica si accorgerà dei cambiamenti. Un orecchio un po’ accorto lo percepirà, però l’inno è quello”.

Il nuovo inno della Champions League ha incontrato una reazione tiepida da parte dei tifosi, che erano ormai profondamente legati alla versione originale introdotta nel 1992. Nonostante le modifiche siano minime, molti appassionati non sembrano apprezzarle, come evidenziato dai commenti negativi che dominano i social.


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