Ernesto Assante, addio a un baluardo del giornalismo musicale

Il mondo del giornalismo piange la scomparsa di Ernesto Assante, firma per numerose testate nazionali, nonché esperto, cultore e divulgatore di buona musica.

È scomparso oggi, lunedì 26 febbraio, uno dei critici musicali più noti, all’età di 66 anni. Con lui se ne va una grossa fetta di storia, quasi mezzo secolo di racconti pieni di vita e di entusiasmo.

Chi lo ha conosciuto testimonia la grande curiosità che ha mosso Ernesto, in tutti i suoi progetti ricchi di passione. Un uomo pieno di sogni e di intuizioni, di conseguenza un buon esempio per le generazioni di giornalisti che fanno fatica oggi a individuare in giro competenza e gentilezza.

Un lavoro svolto sempre con impegno e correttezza, al punto da renderlo un Maestro, uno di quelli da ammirare e da studiare con la dovuta attenzione. La notizia ha sconvolto l’intero settore musicale, sono moltissimi i messaggi di cordoglio e di vicinanza espressi nei confronti della famiglia di Ernesto Assante, un professionista che ha saputo coniugare l’informazione con l’arte del racconto.

Resteranno i suoi articoli, i suoi libri, le sue inchieste e – soprattutto – le sue interviste, le stesse che mi è capitato personalmente di origliare di nascosto per riuscire ad assorbire un po’ di quella naturalezza e un po’ di quella personalità che lo hanno reso un’autorevole voce fuori dal coro, sempre sorretta dalla sua ardente e contagiosa curiosità.

Ernesto Assante è stato e rimarrà uno dei più grandi critici musicali italiani, un modello di sano giornalismo fatto di animo e di preparazione, perché non si può risultare professionisti senza prima essere uomini. Insieme a Gino Castaldo ha scritto pagine che hanno segnato un’epoca… e l’augurio è che continui a farlo, da lassù, sotto forma di ispirazione per chiunque si ritrovi una penna o una tastiera tra le mani.

Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte di raccontare. È autore del libro “Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin” (edito D’idee), impreziosito dalla prefazione di Amadeus. Insieme a Marco Rettani ha scritto “Canzoni nel cassetto”, pubblicato da Volo Libero e vincitore del Premio letterario Gianni Ravera 2023.