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Dopo la controversa edizione 2025 dell’Eurovision Song Contest, l’Unione Europea di Radiodiffusione (EBU) è pronta a rivedere il sistema di voto. A rivelarlo è NRK, la televisione pubblica norvegese, che – insieme ad altre emittenti come RTVE (Spagna), VRT (Belgio fiammingo) e RÚV (Islanda) – ha espresso forti perplessità sull’attuale sistema, in particolare sul televoto.

Secondo quanto dichiarato da Mads Tørklep, capo delegazione norvegese per Eurovision 2025, la richiesta di una revisione delle regole è stata accolta: «Abbiamo espresso le nostre preoccupazioni alla EBU e richiesto una revisione del regolamento. Da quello che capisco, questo ora avverrà».

Le polemiche principali riguardano l’esito del televoto, che ha visto Israele trionfare nel voto del pubblico, nonostante una scarsissima presenza in classifica e una forte discrepanza rispetto al voto delle giurie. Un’anomalia che ha sollevato interrogativi, soprattutto alla luce della massiccia campagna pubblicitaria finanziata dal governo israeliano, non dalla tv pubblica. Per alcuni, si è trattato di una vera e propria “crisi di credibilità” del concorso.

Secondo NRK, l’EBU non ha ritenuto questa campagna contraria alle regole, ma per Tørklep la questione è tutt’altro che chiusa: «Pensiamo che sia una scelta infelice. È importante avere regolamenti che mantengano la competizione apolitica. Torneremo a parlarne nei prossimi incontri».

La revisione del sistema di voto per l’Eurovision 2026 sarà discussa nel corso dell’estate durante una riunione del Reference Group, e successivamente all’inizio dell’autunno durante l’incontro tra tutte le delegazioni, previsto in Croazia. L’obiettivo è valutare modifiche strutturali al voto del pubblico e a elementi sensibili del sistema attuale.

Tra i temi caldi c’è il numero massimo di voti per ciascuna SIM o carta di credito: attualmente fissato a 20. Secondo diversi giornalisti e osservatori, questa regola consente a singoli utenti di influenzare il risultato votando decine di volte con diverse SIM, anche senza aver seguito lo spettacolo. Alcuni utenti sui social hanno persino vantato il proprio voto ripetuto per oltre 100 volte.

NRK ha richiesto un dettaglio completo del televoto nazionale, ma finora l’EBU ha rigettato la richiesta, affermando che la pubblicazione dei dati dettagliati potrebbe facilitare future manipolazioni.

La pressione da parte delle emittenti europee potrebbe spingere l’EBU a rivedere davvero il cuore del sistema di voto, cercando di trovare un equilibrio tra trasparenza e integrità del concorso. Eurovision, evento musicale globale seguito da milioni di spettatori, è di fronte a una delle sue sfide più complesse: preservare la fiducia del pubblico e delle delegazioni in un momento di tensioni politiche e sociali crescenti.

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