Non si placano le polemiche per la partecipazione di Fedez alla Festa della Madonna della Consolazione di Reggio Calabria. Nei giorni scorsi anche il giornalista Roberto Alessi, ospite di Alberto Matano a La Vita in Diretta, si era espresso in maniera piuttosto critica nei confronti della scelta di far esibire il rapper a un evento religioso così sentito.
Una posizione ribadita su MowMag.
“Ho pensato di portare una parola di pace e avevo deciso di esporre la conciliazione di Fedez. Così l’ho contattato per chiedergli una parola di pace nei confronti dei parroci, mai pensata fu così fallimentare. Fedez mi ha risposto che è un fermo “anticlericale di ferro”.
Cercando di strappargli qualcosa di meno polemico gli ho sottolineato che nei suoi testi non mi sembrava di ricordare attacchi diretti alla Chiesa. Mai memoria fu più fallace: mi ha subito freddato, mandandomi un audio in cui mi raccontava che, quando aveva diciotto anni (quindi nel 2007, credo) aveva scritto una canzone in cui diceva: “Quando è morto il Papa ho pianto, ma solo perché ne avrebbero fatto un altro”. Il Papa a cui si riferiva era forse Giovanni Paolo II, il cosiddetto Papa santo, morto due anni prima.”
Fedez ha risposto a tono.
“Ma loro sono cristiani, dovrebbero perdonarmi.”
L’arcivescovo metropolitano Fortunato Morrone con una nota ufficiale prova a spiegare la posizione dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria rispetto all’ospitata di Fedez.
“Come cristiani siamo chiamati ad accogliere non solo chi condivide la nostra fede, ma anche chi è lontano da essa o, in alcuni casi, vi si oppone apertamente. L’Arcidiocesi, pur riconoscendo che la scelta dell’amministrazione comunale ha suscitato reazioni divisive all’interno della comunità, ritiene che sia fondamentale mantenere vivo lo spirito cristiano di accoglienza e dialogo, specialmente in occasioni come questa, che richiamano il profondo significato della fede cattolica.
La presenza di un artista, le cui produzioni musicali possono aver sollevato critiche per il contenuto dei testi, non deve distoglierci dal nostro mandato evangelico: accogliere tutti, anche chi ci insulta, come raccomanda Gesù nel Vangelo, e testimoniare con la nostra presenza e il nostro comportamento il Vangelo della Carità e del perdono.
La Madonna della Consolazione è simbolo di accoglienza, protezione e conforto per tutto il popolo reggino: credenti e non credenti. Chi parteciperà ai festeggiamenti civili, indipendentemente dalle sue convinzioni personali, potrà cogliere nella gioiosa devozione del nostro popolo una testimonianza viva di fede e di unità.”

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
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