Fulminacci

Il 14 settembre si concluderà a Trento il tour estivo di Fulminacci, reduce da un 2024 decisamente positivo, in cui è salito anche sul palco dell’Ariston di Sanremo, durante la serata dedicata a cover e duetti. Il cantautore, in un’intervista al Messaggero, ripercorre i primi tre quarti dell’anno, parlando anche del futuro.

“Uso l’ironia per dire cose serie, così da non risultare serioso. Perché se risulti serioso, poi diventi noioso e rischi di essere frainteso. Basti ascoltare un pezzo come Ragù, che è una sorta di j’accuse contro l’industria dell’intrattenimento. Canto: “Quanto mi dai? / Faccio quello che vuoi, senza il senso del pudore / non mi fermeranno mai / ma non lo vedi che ho fame? / duemila euro, tre storie / un ragù di cantautore / è quello che ci vuole”.”

Spiega l’artista che lo scorso 13 aprile si è esibito al Palazzo dello Sport di Roma e il 3 settembre alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica della Capitale. Idee un po’ confuse sul futuro.

“Non ho le idee chiarissime, in realtà. Vorrei ricominciare un po’ a scrivere. Non lo faccio da mesi.”

Dopo l’esperienza del 2021 con Santa Marinella e nel 2024 accanto a Gazzelle nella serata cover, difficile rivedere nel 2025 Fulminacci a Sanremo.

“Con il mio entourage non ne ho ancora parlato, semplicemente perché attualmente non ho canzoni adatte. Ma se da qui a novembre dovessi trovare il pezzo giusto, mi piacerebbe tornarci. Vedremo.”

Nel frattempo meglio concentrarsi sulle ultime tappe del tour, 3 settembre alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, 5 settembre al Carroponte di Milano e il 14 settembre a Trento al Poplar. Qui il link per l’acquisto dei biglietti.

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