Nuovo trionfo per Max Pezzali che, nell’iconica cornice del Circo Massimo a Roma, vince l’ennesima sfida! (Qui la scaletta)
Il cantautore pavese che, per inciso, non ha proprio nulla da dimostrare, realizza un nuovo sogno diventando per una notte l’ottavo Re di Roma. Lui, lombardo doc, non ha mai nascosto il suo viscerale amore per la Capitale, a cui regala uno show davvero sensazionale.
La serata prende il via alle 19.30 con il Deejay Time, un’ora di musica per fare ballare i 56mila che hanno scelto di ritrovarsi a Roma in una calda serata di fine estate. Un ipnotico susseguirsi di canzoni mixate, in cui si riconoscono i pezzi simbolo degli anni ’90 e dei primi 2000, che animano un pubblico entusiasta.
Pochi minuti dopo le 21 si accendono le luci sul palco e il tendone del Circo Max prende vita, con uno spettacolo musicale in cui Pezzali ripercorre una carriera che lo scorso anno ha celebrato il trentesimo anniversario.
Una serie di hit che il pubblico conosce a memoria e che canta a squarciagola, scandendo il testo parola per parola, a dimostrazione del fatto che certe canzoni entrano nel DNA e appartengono a ognuno di noi. Quel senso di appartenenza a una grande comunità musicale è amplificata brano dopo brano. Ogni situazione scritta da Max tre decenni fa è ancora oggi attualissima e appartiene a ognuno di noi.
Tutti i brani permettono al pubblico di riaprire un cassettino nella sua memoria e sbloccare un ricordo a volte meraviglioso altre no. Un piccolo dolore, a volte, che ci ha aiutato a crescere, grazie al supporto delle parole e delle note del cantautore pavese.
Lo show presenta diversi effetti scenici interessanti e che per buona parte si discosta quanto proposto nelle due date soldi out di San Siro e dello straordinario tour nei palazzetti. Quello che conta, però, è quel messaggio di unicità e normalità che Max canta da trent’anni.
Gli ospiti scelti dal cantautore amplificano musica e parole, a volte aggiungendo una voce a un coro unanime e che urla all’unisono, ride, sorride e a volte piange di gioia, celebrando un ricordo privato.
Max, visibilmente emozionato in particolare su L’Universo Tranne Noi, Se Tornerai e Quello che Capita, è riuscito anche questa volta a creare quell’effetto speciale semplicemente restando sé stesso. Un’elogio della normalità che vive in un uomo realizzato che, come detto nell’incontro con la stampa, ragiona e programma giorno per giorno, assaporando ogni risultato con piglio di chi sa che ha esaudito i suoi sogni e quelli di più generazioni.
Max questa sera è stato l’ottavo Re di Roma, osannato come un amato sovrano, ma studia da Imperatore. Lo spettacolo Continua? Certo che Continua (parola per nulla casuale nel percorso di Pezzali…) e ora Max può davvero sognare ulteriori traguardi, con lo sguardo di un idolo, il mito di una intera generazione che si sente semplicemente un uomo, un ragazzo di provincia come tanti, ma che ha contraddistinto lo scorrere della vita di tanti.
Foto di Luca Marenda

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
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