Maninni

Intervista a Maninni che, già sul palco del Premio Ravera 2023, a Castelraimondo celebra il 2024, per ora culminato con la partecipazione al Festival di Sanremo.

Intervista a Maninni dal Premio Ravera 2024

12 mesi fa eravamo qui, al Premio Ravera e oggi… sono cambiate tante, tante, tante cose. Partiamo dal tuo pezzo sanremese ‘Spettacolare’, diventato colonna sonora di uno spot.

Mi fa molto strano quando accendo la tv per guardare i miei soliti programmi, poi ritrovo la mia canzone durante la pubblicità. Mi fa sempre un effetto molto strano. 12 mesi fa eravamo qua, sono cambiate tante cose, ma in realtà per me non è cambiato nulla. Nel senso che magari è cambiato quello che è attorno a me, però io continuo a fare le stesse cose di prima.

E’ sicuramente cambiata la percezione che oggi il pubblico ha di te.

Sono molto rispettoso nei confronti della musica, nel senso che cerco di essere fedele. Cerco di restituire alla musica quello che la musica mi dà ogni volta che l’ascolto, che la produco, che la scrivo. Cerco di essere sincero con quello che faccio, perché poi credo che quando fai questo lavoro, quando scrivi canzoni, alla base di tutto ci sia la sincerità. Ho sempre l’esigenza di raccontare la verità alla gente e mi auguro che questo al pubblico arrivi.

La sincerità è il filo conduttore dell’album che hai pubblicato dopo Sanremo. Sono tanti gli episodi che rendono il progetto un concept.

All’interno del disco ho voluto raccontare un po’ la mia vita ed è un disco di cui sono molto fiero perché oltre ad essere il mio primo, segue un filo logico dal punto di vista testuale e sonoro. In futuro ci saranno dei cambiamenti, visto che sto già sperimentando tanto, mi sono già catapultato nella scrittura di nuovi pezzi e non vedo l’ora di far ascoltare questa evoluzione del percorso.

Sul palco porti una versione acustica di ‘Spettacolare’.

Sto cercando di portare al 100% me stesso sul palco, con tutto il mio background artistico.

E’ noto anche l’impegno per l’associazione Romantico Ribelle, dedicata alla memoria di Michele Merlo. Un artista che hai ricordato anche sul palco dell’Ariston.

Ne ho parlato recentemente anche con i genitori di Michele e mi hanno ringraziato, perché mi hanno spiegato che hanno chiesto più volte a determinati artisti, di portare un ricordo di Michele a Sanremo. Non è mai stato fatto per tanti motivi, perché magari in quella settimana sei tanto impegnato e non ci pensi. Io durante quella settimana non ho sentito i genitori, non ho sentito nessuno dell’Associazione Romantico Ribelle, nessuno mi ha chiesto nulla, ma ho voluto omaggiare Michele con il cuore. Non ci ho pensato più di tanto. Mi sono trovato lì in quel momento e mi è passata per la testa di farlo e l’ho fatto.

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