Intervista a Petit: “Ogni canzone è la fotografia di un momento che ho vissuto”

Intervista a Petit, giovane cantautore che, dopo l’esperienza nella scuola di Amici 23, ha pubblicato il primo Ep che porta il suo nome. (Qui il link per l’acquisto).

Intervista a Petit

Come sono state queste prime settimane fuori dalla scuola di Amici?

Settimane di fuoco, sono davvero molto impegnato. Uscire dopo essere stato tanto tempo chiuso in una scuola è strano, soprattutto perchè devo ancora realizzare quello che è successo. Mi devo ancora abituare. Però è bellissimo vedere tutta quella gente che mi aspetta per una foto, per un autografo. È bellissimo sentire cantare le mie canzoni. È bellissimo conoscere dal vivo le persone che mi supportano.

E’ uscito comunque il tuo primo EP, ma cosa rappresenta nel tuo percorso artistico?

Il primo EP è il primo progetto importantissimo. Personalmente è l’inizio, è il progetto da inizio a quello che voglio fare, al sound che voglio portare. C’è un po’ di tutto, c’è un po’ di francese, c’è un po’ di napoletano, c’è un po’ di italiano, quindi rappresenta me a 360 gradi.

Hai parlato della tua origine francese e napoletana, ma quanto questa mescolanza culturale ha influito nella tua formazione musicale?

Tanto, tanto. Da quando sono entrato ad Amici sfruttavo poco le mie origini nella musica. Poi lì dentro non ho avuto paura e mi sono messo in gioco per imparare come scrivere e come proporre al meglio il mix tra francese e napoletano. Ora sono molto contento di come riesco a mescolare tutto.

Musicalmente parlando, in cosa ti senti francese e in cosa napoletano?

Mi sento francese forse nel sound, mentre la melodia è tipica della tradizione napoletana.

Hai dichiarato ‘oggi ho imparato a conoscermi’. Qual è stato il ruolo della musica in questo percorso di consapevolezza?

La musica è stata fondamentale, ha avuto un ruolo molto importante, soprattutto la fase di scrittura. Prima, per esempio, non ero abituato a mescolare le lingue. Ho imparato a conoscermi, mi sono messo in gioco e mi diverto.

Credo che un’esperienza come quella di Amici possa anche averti fatto riflettere su quella che è l’idea della condivisione musicale. Oggi per te quanto è importante condividere la tua musica anche con altri artisti?

E’ importantissimo, perché l’obiettivo è quello far sì che le persone si rispecchino nella mia musica. Io vorrei emozionare le persone, coinvolgerle. È bello condividere la mia musica e quando succede capisco che l’obiettivo… è raggiunto!

L’Ep contiene tutte le sfumature di ciò che sei. C’è un brano che consideri il manifesto di ciò che sei oggi?

Sai, in questo momento non riesco a trovare un brano in particolare. In questo momento sono molto felice e il mio umore dipende anche da quello che ho scritto. Sono al settimo cielo per quello che sta accadendo. Ogni canzone ha una storia diversa alla quale sono affezionato. Forse in questo momento sto apprezzando maggiormente Mammamì… che è il brano che sta funzionando più degli altri. Ma ogni canzone è la fotografia di un momento che ho vissuto.

Hai avuto modo di incontrare il pubblico grazie ai vari appuntamenti instore. Quali sono le parole che più ti hanno colpito?

Mi hanno accolto benissimo. Tutti stanno esprimento amore e io… cerco di restituirlo per quello che posso. Dicono delle cose bellissime. Si emozionano con la mia musica, mi vedono come un mito. Hanno visto in me tanta verità. Non posso che esserne felice. E’ bello sentire mamme che mi dicono che io sono il figlio che vorrebbero avere.

Tornando alla musica, qual è l’aspetto che oggi ti rende più orgoglioso?

Con la mia musica ho reso orgogliosi i miei genitori e sono stato in grado di emozionare chi mi ascolta. Non me l’aspettavo, però ci speravo. Vedere i miei genitori così felici mi spinge a dare ancora di più.

Al termine di Amici hai scritto ‘Oggi sono pronto a dare il megli’o. Quindi se dovessimo incontrarci fra un anno quale traguardo vorresti avere raggiunto?

L’obiettivo è quello di vivere di questo. Tra un anno vorrei essere felice di quello che ho fatto, come oggi.

Simone Zani

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.