Le parole di Laura Pausini in occasione della presentazione riservata alla stampa di “Anime Parallele”, il dodicesimo disco di inediti realizzato nel corso della sua trentennale carriera, fuori da venerdì 27 ottobre per Warner Music Italy.
Un disco atteso, che arriva a cinque anni di distanza dal precedente “Fatti sentire”, un lustro durante il quale la cantante romagnola ha realizzato un biopic, ottenendo un Golden Globe e una nomination agli Oscar, per non dimenticare la conduzione dell’Eurovision Song Contest casalingo realizzato lo scorso anno a Torino. Insomma, tanti impegni che non l’hanno però portata a perdere il focus nei confronti della sua musica.
«Ho bisogno sempre di molto incoraggiamento quando esce un mio disco, non è assolutamente scontato che, dopo trent’anni io mi senta sicura di me. L’appoggio del mio Paese mi serve per poter cominciare a fare un giro del mondo, in un momento in cui la musica italiana all’estero non sta vivendo uno dei suoi momenti migliori»: spiega Laura Pausini, tradita spesso dall’emozione, ma senza nascondere un pizzico di orgoglio per il lavoro svolto.
Un disco nato durante la pandemia, voluto e vissuto in prima persona: «È passato molto tempo e tutti noi abbiamo avuto tempo dei pensieri che abbiamo rimandato, ma che abbiamo affrontato soprattutto nel periodo del Covid. In quei momenti eravamo tutti uguali, fino a quando siamo tornati a vivere, senza essere più quelli di prima, siamo diventati tutti delle anime parallele, omologati per paura di essere esclusi, anche se più lontani gli uni dagli altri, con meno punti di riferimento e d’incontro. Viviamo in un’epoca molto frenetica, dove tutto sembra cambiare, perciò mi sono chiesta: io come sopravvivo? In genere, di carattere, tendo ad vivere sempre male i cambiamenti, però volevo e dovevo capire come affrontare questo stato d’animo, mentre cercavo di capire come fare ho cercato di osservarmi dall’altro, al di fuori. Da qui l’idea della copertina. Ho pensato di mettere così, al centro di questo lavoro l’individualità e il diritto di essere rispettata, ecco perché questo disco parla di anime e non di corpi. Oggi guardo gli essere umani all’interno, più nel loro spirito che per l’aspetto esteriore. La verità è che ciascuno di noi condivide il proprio percorso, ma ognuno va in una precisa direzione».
“Anime Parallele”, dunque, è un album che celebra il diritto all’individualità degli essere umani: «Siamo esseri che vivono la terra come luogo comune, fatto di infinite strade, che come strisce pedonali non per forza si incrociano, pur creando insieme la stessa comunità. Il vero obiettivo è accogliere anche e soprattutto chi non incrocia il nostro cammino. Perché è facile rispettare chi conosciamo, ma lo è altrettanto rispettare chi non conosciamo? Abbiamo punti di vista, culture e idee differenti, non siamo quindi le stesse persone, e riconoscere questa diversità è un valore oltre che una sfida».
Un pensiero, naturalmente, anche all’attualità: «Le guerre che ci invadono ormai da troppo tempo e la violenza che si manifesta ai nostri occhi tutti i giorni – conclude Laura Pausini – sono cose che ci indeboliscono e ci impauriscono continuamente. Con questo disco ho cercato di rimettere al centro la parola “amore”, non per forza declinata a un rapporto di coppia. Sono andata per prima a scavare nella mia esistenza e poi delle persone ce mi circondano. Le sedici storie di questo disco raccontano proprio questo. Penso che in questi ultimi anni, quando si parla d’amore, i media siano più propensi a far conoscere le storie che finiscono male, ma credo vada mostrato con altrettanta enfasi la forza dei rapporti duraturi. Questo per far vedere alle nuove generazioni, che è possibile costruire qualcosa per la vita, proprio come ho deciso di cantare nel singolo apripista di questo nuovo album».
La tracklist di “Anime Parallele” di Laura Pausini
- Zero
- Un buon inizio
- Durare
- Eppure non è così
- Cos’è
- Tutte le volte
- Il primo passo sulla luna
- Dimora naturale
- Più che un’idea
- Anime parallele
- Però
- Flashback
- Venere
- Vale la pena
- Oltre la superficie
- Davanti a noi
Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte di raccontare. È autore del libro “Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin” (edito D’idee), impreziosito dalla prefazione di Amadeus. Insieme a Marco Rettani ha scritto “Canzoni nel cassetto”, pubblicato da Volo Libero e vincitore del Premio letterario Gianni Ravera 2023.