Maneskin Olimpico

I concerti dei Maneskin in Italia non hanno fatto altro che moltiplicare l’attenzione nei confronti della band dei record, anche se Damiano ancora non perdona chi ha criticato la cover di Beggin‘…

“Questa canzone ci ha permesso di fare dei festival meravigliosi in tutto il mondo, insomma ci ha donato parte del successo che abbiamo oggi. Ma è stata anche croce e delizia perché purtroppo, specialmente in questo Paese, c’è qualcuno a cui piace rompe er cazzo, detto proprio in francese. Però ci sta un piccolo problema, che a noi non ce ne frega un cazzo e questa canzone ci piace.”

Queste le parole del frontman della band dei record, che così sottolinea il successo del brano. Al momento su Spotify conta 1 miliardo 372 milioni di stream. Un risultato veramente incredibile, soprattutto se paragonato con gli altri brani dei Maneskin.

Il secondo brano più stremmato è I Wanna Be Your Slave ha superato quota 800 milioni. Al terzo posto Zitti e buoni che viaggia verso il mezzo miliardo di ascolti.

Intanto dopo il concerto di Milano Phil Mer, quarantenne batterista figlio di Beatrix Niederwieser, seconda moglie del bassista dei Pooh Red Canzian, ha esaltato Ethan Torchio.

Ho sentito per la prima volta i Maneskin dal vivo e sono rimasto piacevolmente colpito da Ethan Torchio, un batterista davvero efficace e maturo sul piano scenico e tecnico. Spesso c’è il pregiudizio che i batteristi delle band siano più scarsi dei turnisti, ma in questo caso non faticherei a immaginarlo alla batteria con Vasco, Salmo o qualche grande artista straniero. Spesso tra musicisti le critiche ce le facciamo sottobanco…i complimenti però è bello farli pubblicamente!”

Queste le sue parole postate sui social.

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