Mogol, in un’intervista rilasciata a MowMag, torna a parlare dei Maneskin, non risparmiando le sue solite frecciatine anche al panorama musicale attuale.
“Non ascolto mai la musica in genere, non ne ho occasione. Accendo la radio qualche volta in macchina, ma molto di rado. Sento delle canzoni, ma magari non le conosco neanche. Non ho una grande attenzione per la musica. […] Non ascolto musica, nel senso che lavoro, faccio delle canzoni e ascolto quelle che scrivo io, gli altri non mi interessano. Ho altri tipi di passioni, mi piace vedere le partite per esempio.”
Mogol, nuovo attacco ai Maneskin
L’autore, che in carriera ha venduto oltre mezzo miliardo di copie, superato soltanto da Beatles e da Elvis Presley, ha parlato della band, che nei giorni scorsi ha conquistato due premi agli MTV European Music Awards.
“Io non è che sia così pratico dei Maneskin, ma intanto dobbiamo essere felici che sono artisti italiani e che se si impongono all’estero è prima di tutto una bella notizia. Poi è chiaro che se qualcuno li premia avrà delle ragioni valide per farlo. […] In realtà non mi è nemmeno capitato di sentirli, io non ascolto la musica di oggi.”
Dichiarazioni che lasciano i lettori con più di un interrogativo…

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
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