Bugo Morgan Amadeus

Morgan, martedì 28 maggio, è stato ascoltato davanti al giudice monocratico Marta Bossi di Imperia come imputato nel processo per diffamazione aggravata nei confronti di Bugo, per i fatti risalenti al Festival di Sanremo 2020.

“Amadeus mi ha detto: a me non importa se c’è Bugo o se non c’è, l’importante è che venga tu. Se vieni da solo scegli il tuo brano, se vieni con Bugo scegli tu che brano presentare.”

A proposito, poi, del cambio del testo di Sincero Morgan spiega.

“Non è stato premeditato, l’ho scritto cinque minuti prima di salire sul palco. È stato un atto di poesia e il ribaltamento algebrico del testo originale, per farlo guardare allo specchio. È stato un dissing, è una cosa normalissima, ma lui non essendo all’altezza è scappato.”

Poi aggiunge.

“Stanno processando un’idea artistica, un testo, che non ha volgarità, violenza e pornografia. Sta nell’articolo 21 della Costituzione: diritto inviolabile, il merito e il rispetto di una persona, quando viene a mancare questo mancano i presupposti per collaborare.”

Spiega Morgan a proposito del plateale gesto che tutti ricordano… Morgan afferma di non avere nessuna intenzione di tornare a collaborare con Bugo.

“Sono sempre pronto a riconciliarmi con chiunque, anche con le peggiori esperienze sentimentali. Quando tu dici ti amo, poi lo devi dire tutta la vita, non puoi odiare una persona a cui hai detto ti amo e non capisco come abbia fatto Bugo a denunciare un artista. Gli artisti non si denunciano, al limite si ignorano.”

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