Roby Facchinetti ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera parlando dei Pooh, del tour nei palazzetti, della mostra al via il 22 settembre e di altri importanti progetti.
“San Siro si è rivelato una trappola, in senso buono: oltre 30 mila biglietti polverizzati subito. Questa voglia di Pooh, al di là dell’immaginazione, ci ha spinti a programmare le date successive. Ora come possiamo scendere dal palco? Sarebbe come togliere il gelato a un bambino. Anzi, a novembre, ci aspettano gli Stati Uniti e il Canada.”
A Mantova, dal 22 settembre all’8 ottobre, il PalaUnical ospita la mostra ufficiale sulla storia della band.
“Ci sono abiti di scena, locandine, articoli, poster, biglietti per venirci ad ascoltare nelle balere che costavano 2.500 lire. L’ideatore e curatore è Maurizio Pilenga, bergamasco, che in quasi cinquant’anni ha raccolto rarità che sono tali anche per noi.”
Un pensiero, poi, al progetto Parsifal che ha compiuto 50 anni e potrebbe sbarcare a teatro.
“Sto aspettando di mettere l’opera in scena. Il progetto è economicamente impegnativo. Il “Parsifal” del 1973 dura 13 minuti, questo oltre due ore.”
Roby Facchinetti, poi, parla della rapina subita in casa lo scorso 29 gennaio.
“Sto aspettando di mettere l’opera in scena. Il progetto è economicamente impegnativo. Il “Parsifal” del 1973 dura 13 minuti, questo oltre due ore.”

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
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