Davide Van De Sfroos interviene sulle polemiche legate alla partecipazione di Geolier al Festival di Sanremo 2024.
“Così come tutta l’Italia, anche io in questi giorni ho letto e seguito cosa è accaduto in Riviera e mi fa piacere che ci sia stato chi, nonostante sia passato qualche annetto, si sia ricordato della mia partecipazione nel 2011 con Yanez. Da sempre il Laghee è stata la lingua della mia musica e per questo capisco il legame di @geolier con il dialetto napoletano.”
Spiega Davide Van De Sfroos, che poi prosegue difendendo Geolier e le sue scelte artistiche.
“Ricordiamoci che le canzoni in dialetto Napoletano hanno portato in giro l’Italia nel mondo e hanno un ruolo fondamentale nella storia e nella cultura italiana.
Ogni dialetto rappresenta un modo unico di comunicare e di interpretare il mondo, le tradizioni e l’identità culturale delle comunità che lo parlano.
E’ parte di noi e porta con se tradizioni e sentimenti che spesso non possono essere pienamente espressi attraverso le lingue nazionali,
senza i dialetti parleremmo tutti come dei navigatori satellitari.
DVDS”
Parole piuttosto chiare pronunciate da un artista che conosce Sanremo, il palco e la discografia e non ha mai avuto paura di esprimere le sue idee e non solo in musica.

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
📢 Segui iMusicFun su Google News:
Clicca sulla stellina ✩ da app e mobile o alla voce “Segui”
🔔 Non perderti le ultime notizie dal mondo della musica italiana e internazionale con le notifiche in tempo reale dai nostri canali Telegram e WhatsApp.