A Sanremo 2024 ritorna Fiorella Mannoia, vi proponiamo la nostra recensione de “Mariposa”, brano composto dalla stessa artista insieme a Carlo Di Francesco, Cheope, Cino e Federica Abbate.
Alle spalle dell’interprete romana, una carriera straordinaria e altre cinque partecipazioni al Festival. Il debutto avvenne nel 1981 con “Caffè nero bollente”, ma fu tre anni più tardi che arrivò la svolta con “Come si cambia”. Memorabili le due partecipazioni consecutive con “Quello che le donne non dicono” del 1987 e “Le notti di maggio” del 1988, scritte rispettivamente da Enrico Ruggeri e Ivano Fossati, entrambe le canzoni si aggiudicarono il prestigioso Premio della Critica.
L’ultima apparizione in Riviera di Fiorella Mannoia risale al 2017 con “Che sia benedetta” che le valse un meritatissimo secondo posto. Sette anni dopo fa il suo ritorno con “Mariposa”, a coronamento di un percorso a dir poco straordinario.
Sanremo 2024, Fiorella Mannoia: la recensione di “Mariposa”
Ritmo suadente e latino, un ritorno alle melodie di “Sud” e “Onda tropicale” per la Mannoia, alla sua sesta timbratura di cartellino in Riviera. Cassa in quattro inaspettata che cresce nell’ascolto, il tutto contrapposto a un testo degno di nota, di quelli che un po’ ti aspetti da una signora come Fiorella che, senza l’ausilio di retorica e con la giusta dose di eleganza, mescola la canzone d’autore al Carnevale di Rio. Una proposta che mette il sigillo sia sulla voce che sull’animo di un’artista unica e versatile. Sofisticata quanto basta, appassionata al punto giusto. Chapeaux.
Frase chiave:
“Mi chiamano con tutti i nomi,
tutti quelli che mi hanno dato
e nel profondo sono libera,
orgogliosa e canto”
Voto: 8
Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte di raccontare. È autore del libro “Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin” (edito D’idee), impreziosito dalla prefazione di Amadeus. Insieme a Marco Rettani ha scritto “Canzoni nel cassetto”, pubblicato da Volo Libero e vincitore del Premio letterario Gianni Ravera 2023.
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