Il maestro Leonardo De Amicis, storico volto di Sanremo, non parteciperà all’edizione 2025 del Festival. Dopo anni di collaborazione con la manifestazione, De Amicis ha deciso di prendersi una pausa.
Il musicista ha annunciato che collaborerà con Amadeus in nuovi progetti, orientati alla “leggerezza e al sorriso”.
“Faccio un grande in bocca al lupo a Carlo Conti e alla sua squadra. È giusto che ora si continui a lavorare e che questa nuova équipe possa realizzare il suo Festival. Io andrò a divertirmi con Amadeus: faremo nuove cose insieme, all’insegna della leggerezza e del sorriso” ha detto il maestro De Amicis durante l’intervista per Grandangolo con il direttore del Capoluogo d’Abruzzo, David Filieri.
“La mia prima esperienza sanremese è datata 1992, con l’artista Erminio Sinni, che producemmo proprio Riccardo Cocciante ed io. Allora ero ancora giovanissimo e dirigere l’Orchestra per Sinni fu un compito molto impegnativo. Poi, nel 2004, fui direttore musicale con Tony Renis e Simona Ventura. Sanremo è la Festa nazionale della Musica, una sorta di Festa comandata, almeno così mi piace chiamarla. Ed è, al contempo, il racconto dello sviluppo socioeconomico, uno sguardo al nostro Paese che cresce. Perché Sanremo fondamentalmente è una grande manifestazione di costume: da lì puoi capire le tendenze, ciò che accade intorno e così via. Ritengo Sanremo un punto di riferimento assoluto per la musica e il massimo dell’espressione dello show televisivo italiano.”
Sanremo 2025 si prepara dunque a una nuova era senza Leonardo De Amicis, una delle sue figure più significative.
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.