Tiziano Ferro, in un’esclusiva intervista rilasciata a Vanity Fair, torna a parlare di Mara Maionchi, ma anche del divorzio e dell’importanza dell’amicizia con Laura Pausini.
“Victor ha reso la mia vita sentimentale più bella e complessa. Il nostro è stato un amore bello ma, onestamente, anche doloroso. Una cosa ho capito: non potevo e non dovevo abbandonarmi all’idea del divorzio come fallimento, trappola allettante che ti illude di restare fermo in quella zona di comfort che è il dolore. Ringrazio la complessità e la tridimensionalità del rapporto con lui che mi hanno permesso di andare avanti.”
Spiega Tiziano Ferro a proposito dell’ex marito Victor; poi parla dell’importanza della presenza di Laura Pausini.
“È un’amica vera. Mi ricordo che durante il divorzio lei era a Buenos Aires e a un certo punto mi fa una videochiamata e mi dice: “Io non ti vedo bene, adesso prendo un volo e vengo a Los Angeles”. Aveva solo due giorni di stacco tra un concerto e l’altro. Ecco che cosa sono gli amici veri”.
Tiziano Ferro, poi, torna anche sul battibecco avuto con Mara Maionchi, parlando anche dell’importanza del ruolo delle famiglie per superare certi problemi, a volte troppo sottovalutati.
“Bisogna lavorare sulla prossima generazione di genitori, perché saranno loro ad aiutare i loro figli a non scivolare in questi precipizi. Le faccio un esempio: parlando di bulimia, oggi non faccio né voglio fare l’apologia dell’obesità, però fino a ieri si portava un bambino dal dietologo solo perché aveva cinque chili in più del previsto. Quello è un meccanismo crudele che mi ha marchiato a fuoco perché io mi sentirò grasso per sempre e nulla mi farà mai cambiare idea. Camminerò per strada sentendomi grasso anche se non lo sono. E mi sentirò perennemente inadeguato. I genitori sono fondamentali in questo. E lo sono anche gli educatori. E i manager. E qui sì, mi riferisco a Mara Maionchi. Le voglio bene e sono sicuro che vent’anni fa questi discorsi non erano così chiari. Però oggi va fatto un cambio di passo radicale, perché la salute mentale è una cosa pratica che va appunto praticata.”

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello”, nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia” e nel 2205 “Ride bene chi ride ultimo”
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