«Caro Battiato»: inizia così la lettera di Pif. Una lettera sincera ed emozionante, impregnata di stima, che l’attore, autore, registra e scrittore palermitano ha voluto condividere con il pubblico di Rai3. Di fatto, quella di mercoledì 5 gennaio è stata una serata davvero speciale – tra il diario, il documentario e l’evento musicale – dedicata al Maestro Franco Battiato, scomparso lo scorso 18 maggio.
Tutto parte da quel mancato dialogo tra Pif e il Maestro in un incontro dietro le quinte di un programma televisivo: «Non le rivolgerò la parola perché ho deciso che non parlo con i miei miti». Il titolo rimanda così al tono affettuoso e appassionato dell’attore siciliano, che fa da narratore in un viaggio alla ricerca dell’occasione perduta nei luoghi dell’indimenticabile cantautore: dall’Etna a Milano, passando per l’Arena di Verona, dove lo scorso 21 settembre si è tenuto un concerto-tributo, “Invito al Viaggio”, al quale hanno partecipato Gianni Morandi, Mahmood, Alice, Carmen Consoli, Diodato, Fiorella Mannoia, Paola Turci e tanti altri artisti.
«Che cosa resterà di me? Del transito terrestre? »
Franco Battiato
Caro Battiato, di te credo resterà quell’insaziabile fame di conoscenza, la semplicità e quell’ironica intelligenza che faceva sorridere e riflettere allo stesso tempo. Ci hai fatto salire a bordo dei treni per Tozeur e ci hai condotto in luoghi che mai avremmo conosciuto. Molti ti hanno definito un visionario. Io credo sia stata la tua grande sensibilità a permetterti di scrutare ciò che noi facevamo fatica a vedere. Ed è forse questo che rende canzoni come “Povera Patria” ancora attuali.
Devo ammettere che anch’io – come Pif – penso spesso alla nostra occasione mancata, a quel mio primo tuo concerto al quale non ho mai assistito. La verità è che non mi sono ancora abituata a questo tuo cambio di indirizzo cosmico. Ma se è vero ciò che dici, un giorno ci incontreremo.
Classe 1998, negli ultimi 4 anni ha collaborato con diverse emittenti radiofoniche. Di notte recensisce musica, di giorno ne parla con gli artisti. Nostalgica ed empatica, scrive spesso nei giorni di pioggia. La musica? Un ricordo senza origine che ha ribaltato ogni prospettiva.