Niccolò Fabi

In occasione de Il Tempo delle Donne 2022 – la festa-festival di Corriere della Sera, nata da un’idea de La27esimaOra -, domenica 11 settembre, nel giardino della Triennale di Milano, Niccolò Fabi è stato protagonista di un talk con il giornalista e critico musicale Andrea Laffranchi.

Dal concetto di “Impatto” – parola chiave della nona edizione de Il Tempo delle Donne – a quello di “Andare Oltre“, che è anche il titolo del nuovo singolo del cantautore romano, sono state tante le tematiche affrontate durante l’intervista, che ha ripercorso i 25 anni di carriera dell’artista.

Durante il talk Niccolò ha riflettuto su come le sue canzoni non trattino mai il tema dell’impatto, bensì i suoi effetti, l’energia che ne scaturisce e la reazione dell’uomo a quell’evento. E a questo proposito, Fabi ha confidato di star vivendo un periodo in cui la sola idea di pubblicare un nuovo album gli appare come un qualcosa di molto complesso: “Non so quante altre canzoni ‘buone’ arriveranno nei prossimi anni“. Da qui lo stupore per la pubblicazione di “Andare Oltre“: un brano tanto necessario quanto inaspettato, una piccola anticipazione di quello che sarà il concerto del 2 ottobre all’Arena di Verona, dove Niccolò condividerà il palco con l’Orchestra Notturna Clandestina, diretta dal Maestro Enrico Melozzi.

Per Fabi si tratterà di un qualcosa di inedito, di uno “stare insieme” che ha sempre evitato. Di fatto, dare una veste orchestrale a brani “pop” è ormai una moda. E poi, “l’orchestra è un’entità anonima“, nel senso che non ha un nome. L’artista che si esibisce sul palco non conosce infatti il nome del primo violino, così come non sa chi è il contrabbassista. Niccolò, invece, che non ha mai trovato comodi i panni del cantante (“Io ho iniziato a cantare unicamente perché scrivevo le parole. Non lo faccio con piacere. Per me è un momento complicato“), si è sempre circondato di amici-musicisti consapevoli delle implicazioni emotive delle sue canzoni e, di conseguenza, capaci di intuire ciò che sta accadendo sul palco da un semplice sguardo.

Ma allora, perché regalare un nuovo abito ad alcune delle canzoni in scaletta? Certamente non per renderle più eleganti, bensì per elevarle al di sopra del tempo e dello spazio. Anche perché – come ammette lo stesso Fabi – le sue canzoni non raccontano fatti, ma dinamiche, emozioni e slanci che, in un modo o in un altro, si ripetono nel tempo e nello spazio.