Alessandro Martire

Alessandro Martire significato brani Wind Of Gea
Alessandro Martire spiega il significato dei brani contenuti nell’album Wind Of Gea e la genesi del progetto.

“Wind of Gea” è un album che inizia a formarsi a partire dal 2020. Molte delle sue musiche sono state scritte nei primi mesi di quell’anno, durante il lockdown e nei mesi di presentazione del disco precedente e dei tanti nuovi progetti concertistici come Ice Waves, Outdoor Mountain Concert e Floating Waves Concert. Ho esplorato nuove terre con gli occhi pieni di curiosità e meraviglia, lanciandomi in nuove sfide; una di queste, quella più intima e spontanea, è stata proprio la realizzazione di questo album.

Ho trasformato in musica sensazioni ed emozioni di questi ultimi due anni tra viaggi, esperienze uniche e incontri, ma anche momenti di raccoglimento e riflessione, immergendomi in una nuova dimensione creativa dove, dopo un primo momento di esitazione, ho trovato nuove idee e ispirazione sulle quali porre le basi di questo nuovo progetto.

Ricordo nitidamente la sera in cui ho capito che era arrivato il momento di aprire un nuovo capitolo artistico: mi trovavo a casa, nel comasco, e sentivo soffiare un vento forte dal quale provavo a farmi trasportare con la mente verso un nuovo e stimolante incontro con il mondo e la natura, creando atmosfere ultraterrene attraverso la musica.

Dal polo nord ai fari di Formentera, ciascun brano racconta come musica e natura si fondano e creino un vento interiore, profondo ed emozionale, come una sorta di colonna sonora di luoghi che rimangono impressi indelebilmente.

Alessandro Martire, il significato dei brani di “Wind Of Gea”

Track #1 – Larme

Il disco si apre con questo brano di solo pianoforte, lo strumento musicale dal quale parte ciascuna mia composizione. Una partenza intima, raccolta, che accoglie l’ascoltatore con dolcezza.

È una composizione dal tono malinconico, ma allo stesso tempo pieno di speranza, come una lacrima che richiama l’acqua e la dimensione più intima di ciascun uomo. Una lacrima di gioia, di riflessione, di tranquillità e poesia.

Nata di puro istinto, l’ho composta lasciandomi trasportare dall’intimità tra me e il mio pianoforte Waves, esemplare unico dalla forma sinuosa di mia ideazione che richiama le onde del mare – in un periodo molto particolare come quello del lockdown, dove la musica è stata una fonte di ristoro e sostegno per molti, me compreso.

Track #2 – Sedna

Sedna” è una delle due tracce ispirate al polo nord e, più precisamente, al silenzio che contraddistingue quel luogo dalle suggestioni naturalistiche uniche, che non si possono trovare in nessun altro luogo al mondo.

Ho avuto modo di andarvici in prima persona, visitando le isole Svalbard (Norvegia) per una tappa dell’Ice Waves Experience, mio format originale che mi vede esibire in contesti innevati come ghiacciai, cime innevate, laghi e fiumi ghiacciati, ecc. È stata un’esperienza surreale, che mi ha aperto a nuove idee e stili musicali, innescando in me anche un’evoluzione artistica.

In “Sedna” l’armonia è l’elemento centrale, un crescendo di orchestra leggero che si unisce ai suoni del pianoforte.

Track #3 – Aria

Aria” è una composizione che avevo pubblicato in versione “pianoforte solo” nel 2021, ma che oggi veste un nuovo abito, quello della sua versione orchestrale dal quale emerge con maggior impatto la parte melodica.

È un po’ l’anello di congiunzione stilistica con i precedenti album, dove melodia e orchestra si fondono, ed è sicuramente una traccia ispirata ai miei progetti Ice Waves ed Outdoor Mountain Concert, dove la musica entra a contatto con la natura di ghiacciai, vette alpine e luoghi unici di montagna.

Track #4 – Victory

Ho voluto ideare una composizione fortemente ispirata al mondo del cinema. Si tratta di un brano schietto, che incalza rapidamente, e che risuona solare, energico, con delle sfumature tipiche delle musiche per il cinema, per l’appunto, soprattutto negli arrangiamenti degli archi. Tant’è che il piano, che è l’unico protagonista della traccia di apertura dell’album, è qui assente in alcune precise sezioni della composizione.

Track #5 – Faro de la Isla

Quando scopri un luogo e te ne innamori follemente, così da creare una musica, nasce “Faro de la Isla”: un brano fortemente introspettivo ma che descrive, tuttavia, un luogo esteriore meraviglioso come Formentera. Meta estiva tra le più apprezzate della Spagna, ci ho trovato una cornice in cui la natura, il mare e le luci di un faro che all’alba e al tramonto diventano una scenografia perfetta per questo brano.

Track #6 – Vikôy

Vikôy” è l’altra delle due tracce ispirate al polo nord. Il titolo è legato proprio alla cittadina di Vikôy, villaggio nella contea di Vestland (Norvegia) dove ho composto il brano.

È una musica nata dalla voglia di raccontare le emozioni da cui ero avvolto alla vista dei fiordi norvegesi.

Track #7 – Reitia

Reitia” è dedicato a Venezia, città già di per sé suggestiva nella quale ho portato il mio Floating Waves nella Floating city di Venezia.

È stata un’altra esperienza straordinaria, di cui sono indubbiamente orgoglioso. Ma lo sono ancora di più nel poter dedicare una mia musica a questa città unica al mondo.

Ho voluto dare questo titolo in onore di Reitia, un’antica divinità femminile venerata dalle antiche popolazioni venete.

Track #8 – Clouds

Le nuvole nel cielo mi portano ad immaginare un viaggio indefinito, ma scandito nel tempo da una regolarità quasi perfetta. Così è nata “Clouds”, composizione vivace e rasserenante, dove l’aggiunta delle percussioni dà ritmo alla melodia e armonia di questa composizione.

Track #9 – Flowers

Flowers” è una composizione ispirata al Domaine de la Rose di Lancôme e alle sue rose, capaci di regalare delicatissime emozioni, sorprese, profumi e tutto quello che è sinonimo di amore. Infatti il brano è nato per l’inaugurazione di questa tenuta orticola situata nella città francese di Grasse, dove l’azienda leader della cosmesi coltiva rose biologiche e piante da profumo per preservare il suo patrimonio e riscrivere il futuro della profumeria più vicino alla natura e ai suoi miracoli.

Track #10 – St. Francis

Il mare, risorsa fondamentale del nostro pianeta e anche immensa fonte d’ispirazione, mi ha portato a comporre “St. Francis”, composizione dedicata al protettore del mare (San Francesco di Paola).

È una composizione energica con degli intermezzi orchestrali che richiamano le onde del mare e il loro agitarsi con foga per poi trovare degli intervalli di maggiore quiete e distensione.

Track #11 – Wind of Gea

Questa traccia è come un inno. Era destinata a essere la title track dell’album, richiamando alla memoria il vento della sera in cui ho capito essere giunta l’ora di aprire un nuovo capitolo artistico della mia carriera.

Rappresenta un ritorno alle origini del pianeta. È la melodia che conclude l’album e ci porta alla fine del viaggio, chiude il cerchio e ci restituisce al mondo.

L’ho condivisa per la prima volta con il pubblico durante un concerto speciale sul terrazzo del Duomo di Milano a luglio 2022.

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