ALEX PIERRO PRESIDENTE AGIMP

In occasione del 7° ‘Forum del giornalismo musicale’, che ha avuto luogo il 1° e il 2 ottobre nell’ambito del Mei – Meeting Etichette Indipendenti di Faenza, si è svolta l’assemblea di AGIMP (Associazione dei Giornalisti e Critici italiani di musica legata ai linguaggi popolari) ed è stato eletto il nuovo direttivo, in seguito alla tragica scomparsa del suo presidente e fondatore Michele Manzotti e alle dimissioni per motivi personali di Fabio Alcini. Il nuovo presidente è dunque Alex Pierro, già vice-presidente con Manzotti. Oltre ai già presenti Simona Cantelmi e Francesco Spadafora, all’interno del direttivo troviamo inoltre Loris Bohm e Diego Alligatore.

AGIMP: le parole di Alex Pierro

È un onore ricevere questa investitura, ma sono anche consapevole degli oneri che comporti il dover rilevare l’eredità di Michele, persona impareggiabile dal punto di vista morale, umano e professionale“, ha dichiarato Alex Pirro. “Il mio auspicio e il mio impegno saranno rivolti al coinvolgimento del maggior numero di colleghi, di professionisti già affermati e di giovani che muovono i primi passi nell’ambiente del giornalismo musicale. Inoltre, vorrei incuriosire e stimolare verso la professione del giornalista musicale chi, pur avendo passione per la musica, non ha mai pensato di intraprendere questa strada.

Per questi motivi cercherò di coinvolgere tutte le figure di settore, compresi gli organi di categoria, al fine di realizzare master, seminari, incontri e tavoli di lavoro, rivolti anche all’apertura verso le nuove modalità e tendenze del fare giornalismo. Un giornalismo che si serve esclusivamente di dispositivi mobili, con approfondimenti anche sulle tecniche di realizzazione di un servizio self-made e correlate conoscenze di base su: riprese, montaggio, storytelling, speech ed editing finale. Uno sguardo attento va rivolto anche all’uso giornalistico dei social network, per la divulgazione delle notizie.

Vorrei rivolgere una parte del mio impegno anche al coinvolgimento di figure legate al mondo della musica per far sì che, in special modo i giornalisti più giovani, possano approcciarsi a 360° a questi mondi e comprenderne al meglio le dinamiche. Per questo vorrei esortare tutte le figure professionali già rilevanti in questo ambito a interagire con AGIMP. Farò del mio meglio per essere all’altezza di questo compito. Per parafrasare una frase di Michele Manzotti: Spesso le idee si possono concretizzare e difficilmente questo avviene se si è da soli.

Il Forum e il Premio Michele Manzotti

Il Forum riunisce giornalisti e critici di diversa provenienza ed età, che una volta all’anno si ritrovano per confrontarsi fra loro e con altre figure del mondo musicale. L’edizione di quest’anno, in particolare, è stata dedicata a Michele Manzotti, giornalista della Nazione e direttore della rivista online Il Popolo del Blues.

Da questa edizione del Forum è nato inoltre un premio in suo ricordo, il “Premio Michele Manzotti, che viene assegnato annualmente a un giornalista o critico musicale di particolare valore. Quest’anno, nello specifico, è stato consegnato al giornalista Federico Savini.

In conclusione, una breve nota entusiasta e appassionata con la quale Michele Manzotti aveva presentato la nascita di AGIMP: “Perché un’associazione di giornalisti musicali? Specialmente ai giorni nostri, quando la stampa specializzata ha subìto una contrazione di presenza, così come le pagine culturali nei giornali e nei periodici sono sempre di meno? Eppure la musica non si è mai fermata, al di là dei risultati e dei gusti personali. Anzi, ha trovato nuove forme di espressione: si è fatta liquida, si appoggia a quei social nati con scopi diversi. Allora, forse a maggior ragione, del giornalista o del critico musicale c‘è sempre bisogno, proprio per indirizzare l’ascoltatore a fare la scelta giusta. E in un periodo come quello attuale, c’è bisogno di parlare e confrontarci per darci degli strumenti comuni di approccio e di metodo. Tutto questo al di là della propria sensibilità personale e dello stile di scrittura. Un’utopia? Forse. Ma spesso le idee si possono concretizzare e difficilmente questo avviene se si è da soli”.