Questa mattina è andata in onda l’ultima puntata di Viva Rai 2; Fiorello ha ospitato Amadeus, travestito da Marco Mengoni!
Il conduttore e direttore artistico delle ultime quattro edizioni del Festival di Sanremo e che sta lavorando all’edizione 2024 della kermesse ha scherzato con lo showman siciliano, presentandosi in scena con le sembianze dell’artista, quarto classificato all’Eurovision 2023 con Due Vite.
Un modo per spegnere le polemiche dopo il forfait di Mengoni a Viva Rai 2? Possibile, ma probabile anche che Ama abbia voluto divertirsi tornando a travestirsi a un decennio dall’iconica partecipazione a Tale e Quale Show!
Amadeus da Fiorello canta “Due Vite” di Marco Mengoni
“Sembri un lupo mannaro a New York!!”
Esclama divertito Fiorello.
“Lo zio di Mengoni”, ribatte Amadeus che si toglie lo spolverino per il caldo e mostra la “maglia della salute”, bianca.
La regia, per prendere in giro Amadeus, ha registrato il cantato del conduttore di Sanremo, che si era esibito in playback. L’ascolto… è tutto da ridere. Soprattutto nella parte finale del brano!
Nel frattempo Fiorello ha dichiarato all’Ansa che la prossima edizione del fortunato programma non sarà su Rai 1.
“Se lo show si rifarà, resterà sicuramente su Rai 2. […] Si sta bene qua. Rai2 è la rete meno formale e quella più adatta al cazzeggio…”
Il programma dovrebbe tornare all’inizio dell’inverno, ma Fiorello dovrebbe partecipare a Sanremo 2024 in veste di ospite della serata finale.
La prima edizione di Viva Rai 2 ha segnato un ascolto medio di 813mila spettatori, con uno share del 16,6% in un continuo crescendo.
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.