Claudio Baglioni Premio Arena di Verona
Claudio Baglioni da sempre è legato all’Arena di Verona. Una relazione affettiva e musicale celebrata la mattina di venerdì 10 settembre presso la Sala Arazzi di Palazzo Barbieri nella città scaligera.
Il Sindaco di Verona Federico Sboarina ha nuovamente consegnato a Baglioni il Premio Arena Di Verona, che raffigura una DIVA con una corona sulla testa a forma di Arena.
La motivazione ufficiale per la consegna del riconoscimento è lo speciale rapporto che il cantautore romano ha con la città di Verona dal 1975 ad oggi. Un rapporto cementato attraverso una serie di grandi concerti fino allo storico e indimenticabile evento del 2018 con il palco Al Centro dell’Anfiteatro. Un concerto a 360 gradi, mai realizzato prima in oltre un secolo di spettacoli all’Arena. Un evento che la città di Verona e l’Italia non possono dimenticare.

Claudio Baglioni Premio Arena di Verona – conferenza stampa
Il primo a prendere la parola è Gianmarco Mazzi, AD di Arena di Verona s.r.l.
“Claudio Baglioni è un’istituzione della musica.
Riguardando le immagini dell’evento del 2018, rivedo un mix di arti e sono sempre colpito ed estasiato per quanto accaduto.
Credo che questo sia il più bell’evento realizzato all’Arena di Verona. Un momento che è stato anche di ispirazione per la posizione del palco nell’edizione 2020 dei Seat Music Awards.
Claudio ha un approccio straordinario al lavoro. A questo evento, però, manca un atto conclusivo. Mi piacerebbe organizzare un incontro con gli studenti mostrando tutto il lavoro realizzato. Ci tengo!”
Un auspicio che raccoglie anche il Sindaco Federico Sboardina, che già nella serata inaugurale dei Seat Music Awards aveva consegnato il Premio nelle mani di Baglioni.
“Ho consegnato a Baglioni una statuetta con un valore simbolico, perchè lui ha scritto pagine di storie della mia vita. Il mio primo concerto in Arena fu il suo. Claudio ha legato il suo nome e la sua musica a Verona. Nel 2018 ha tenuto un grandissimo concerto con un palco centrale.
Durante la premiazione sul palco ho usato i termini amore, cura e passione. Lui più di chiunque altro considera l’Arena un monumento e questo premio è meritato perchè destinato a chi è un grandissimo artista e ha un legame sincero con l’Arena.”
Parola, poi, a Claudio Baglioni.
“Questa statuetta così affascinante e sinuosa mi ricorda Verona, una città ricca di fascinazione. Il sindaco ha ricordato il 1986, ma la mia storia con Verona inizia con il 1975, quando feci la mia prima entrata all’Arena. Era il periodo delle contestazioni e i cantanti erano spesso fischiati. Quell’esibizione dal vivo riuscì a conciliare gli animi.
Sono stato diverse volte in Arena, ma anche al Teatro Romano, al palasport e allo stadio.
Il tour Assolo nel 1986, che ha ricordato il Sindaco, fu la sperimentazione di un format avanguardistico. Un artista solo sul palco. Uno spettacolo diverso, ma ugualmente innovativo fu quello del 2018. Uno spettacolo al centro, un ritorno alla vera identità dell’anfiteatro che è un monumento che parla a noi e che ci suggerisce che Verona è una città viva. Un evento che ha un fine pedagogico. Dovremmo organizzare degli incontri con gli studenti per spiegarne la grandezza.“
Conclude Ferdinando Salzano, Amministratore Delegato di Friends & Partners, che anticipa anche due date esclusive per il 2022.
“Ho l’onore e il privilegio di lavorare con Claudio da anni. Lui è un architetto vero. Quello del 2018 è stato un evento storico, uno spartiacque, grazie a una produzione stile Las Vegas.
Con Baglioni torneremo in Arena il 26 e il 27 luglio 2022. Stiamo studiando uno spettacolo che sarà straordinario che aAvrà una capacità di stupirci ed emozionarci. 26 e 27 luglio, noi saremo qui!”
Video
Foto di Angelo Trani

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
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