Elena Di Cioccio, attrice, conduttrice televisiva e radiofonica, ha raccontato a Le Iene di essere sieropositiva da 21 anni! Una confessione shock, ma una storia in cui non mancano alcuni risvolti positivi.
“Ho l’Hiv, sono una di quelli con l’alone viola. Ero molto giovane quando questa diagnosi stravolse completamente la mia vita. All’inizio ho avuto paura di morire, poi di poter fare del male al prossimo. ‘E se contagi qualcuno?’, mi dicevo, ‘Non me lo perdonerei mai’. Non è mai successo, non ho mai contagiato nessuno e non sono morta.
Invece in questi 21 anni, mentre le terapie mi consentivano via via di vivere una vita sempre più normale, ad uccidermi è stata una smisurata vergogna di me stessa. Ho vissuto la malattia come se fosse una colpa. Pensavo che tra me e l’altro, la persona peggiore fossi sempre io. Mi sentivo sporca, difettosa. Avevo timore di essere derisa, insultata, squalificata dal pregiudizio che ancora esiste nei confronti di noi sieropositivi. Così per difendermi, ho nascosto la malattia iniziando a vivere una doppia vita. Una sotto le luci della ribalta e un’altra distruttiva e depressa.”
Queste le parole di Elena Di Cioccio in un monologo. Poi in un’intervista approfondisce.
“Sarò in trattamento per sempre. La malattia è cronicizzata. Non posso permettermi di non prendere i farmaci. Quelli di oggi sono molto migliori, quelli del 2002 erano molto diversi. Dal punto di vista personale, è stato come perdere un colore. Non ero più quella di prima. I primi mesi avevo queste foto di me al mare con un costume rosso. Guardavo quelle foto e pensavo di non essere più quella persona. I primi anni ho negato la malattia con me stessa. Il giorno in cui l’ho saputo, mi sono disintegrata in mille pezzi. Ero un po’ integralista sul preservativo. Sono una rompica***. Questa roba non mi è arrivata perché me la sono andata a cercare, è arrivata per caso. Mi ricordo che era come se avessi letto la data di scadenza. Uscivamo dagli anni ’90. Era morto Freddie Mercury, era morto Mureyev. Uscivano queste immagini di questi scheletri a letto che morivano tra le braccia dei propri cari.”
Elena racconta la sua storia nel libro Cattivo Sangue, in uscita per Vallardi il prossimo 4 aprile.
“Oggi non ho rimpianti e non sono più arrabbiata. Ma ho dovuto processare molte cose. Dopo anni passati divisa tra la paura e la rabbia, non mi sento più in difetto di niente. Io sono questa cosa qui e non voglio più nascondermi. Quando incontro ogni singola persona mi domando se, come e quando dire che sono sieropositiva: lasciando la mia parola scritta ora lo do per fatto, una volta per tutte.”
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.