A Enrico Silvestrin la musica attuale non piace e non perde occasione per denigrare i Maneskin, il mercato italiano, ma anche quello internazionale. Ne ha parlato in un’intervista al Corriere della Sera.
“Veniamo dal weekend di Glastonbury in Inghilterra: una delle cose più belle di quest’anno, lì vivono la musica in un’altra maniera.”
Un weekend musicale che ha visto protagonisti anche Damiano, Victoria, Ethan e Thomas.
“Hanno fatto anche un bel concerto, anche se non li sopporto e non li amo. Il Guardian ne ha parlato bene. Paradossalmente all’estero riempiono lo slot mancante del rock nostalgico che lì non c’è.”
Parole di fuoco anche contro Tananai, una delle rivelazioni degli ultimi due anni.
“Chi ascolta un live di Tananai ha cultura? Hanno zero pretese per se stessi. Di che parlano se incontrano un ragazzo inglese?”
Enrico Silvestrin non apprezza nemmeno i Greta Van Fleet.
“Quelli non li calcolo nemmeno, sono proprio dei cosplayer. Mi fa ridere chi pensa che la musica di oggi sia la trap oppure i Maneskin e i Greta Van Fleet: in mezzo c’è una galassia che non ascolteremo mai perché abbiamo tagliato tutti i ponti.”
Una stoccata anche contro le radio che trasmettono rock.
“Le nostre due radio che fanno rock sono per anziani nostalgici, Virgin Radio è una vergogna che contribuisce all’idea che il rock sia morto e che il bello sia rimasto negli anni 60.” Enrico Silvestrin Maneskin
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.